Notriv e Cariati Pulita al Sindaco Sero: si deliberi contro le trivellazioni
“Come Comitato NoTriv17Aprile Cariati, in vista del prossimo referendum abrogativo delle trivellazioni in mare, ci appelliamo al sindaco Filippo Sero e all’intero consesso cittadino, per chiedere di sostenere con una delibera le ragioni del sì."Lo si legge in una nota del Comitato Cariati pulita.
"Insieme a libero comitato cittadino Cariati Pulita, - si legge ancora - che aderisce alla nostra proposta, chiediamo al Sindaco Sero e a tutta la classe politica locale di attivarsi in modo fattivo in vista del Referendum sulle Trivelle, sia a livello amministrativo che sul piano politico.In questi giorni avvieremo degli incontri nei quartieri con l'intento di informare e sensibilizzare la nostra comunità su una questione delicatissima, legata alle sorti del nostro grande patrimonio che è l’ambiente marino.Il tentativo del Governo Renzi è quello di insabbiare la data del 17 aprile, e dare mano libera alle multinazionali che tendono solo al vantaggio economico."
"E’ scientificamente provato - sottolineano - che la ricerca di idrocarburi nel Mediterraneo è inutile e rischiosa. E ciò non è asserito dai soliti ambientalisti, ma dai sostenitori del petrolio come fonte energetica i quali riconoscono che le trivellazioni nel Mediterraneo servono solo a creare dei portafogli di titoli minerari per i grandi agglomerati economici. Con un rischio effettivo di disastro ambientale. A tal proposito ricordiamo il disastro di dimensioni mondiali causato dal disastro nel Golfo del Messico avvenuto il 20 aprile 2010 con l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, della società petrolifera British Petroleum (BP), scaturita durante la realizzazione di un pozzo a 1.500 metri di profondità, causando la morte di 11 persone e il riversamento in mare di circa 780 milioni di litri di petrolio. La fuoriuscita di petrolio è purtroppo continuata fino al 15 luglio 2010!"
"Per questo - conclude la nota del comitato - il nostro impegno di sensibilizzazione sarà incessante, per colmare la lacuna di conoscenza del problema che ancora registriamo intorno a questo importante problema”.