Caso Rende. Il legale di Principe dopo l’interrogatorio: “mancano accuse”
Sandro Principe è comparso oggi davanti ai giudici del Tribunale di Catanzaro per l'interrogatorio di garanzia dopo il suo arresto, lo scorso mercoledì 23 marzo, nel corso dell’operazione “The System”, condotta dalla Dda del capoluogo, che avrebbe fatto luce su presunti rapporti tra la politica ed esponenti della cosca rendese di ‘ndrangheta dei “Lanzino-Ruà”. Allora i carabinieri eseguirono dieci ordinanze di custodia cautelare a carico di presunti appartenenti al clan come anche di politici locali.
Il legale dell’ex sottosegretario ha reso noto alla stampa, che era presente fuori dal palazzo di giustizia, come l’interrogatorio sia durato all’incirca tre ore durante le quali Principe ha risposto alle domande postegli dal gip Carlo Saverio Ferraro e dichiarandosi estraneo alle accuse.
"Se la Dda di Catanzaro intende proseguire e perseguire la criminalità organizzata nella pubblica amministrazione – ha detto l’avvocato Franco Sammarco all’Agi - sarà ben difficile ottenere risultati visti i postulati rivolti a Principe. Non ci sono accuse, intercettazioni, incontro o fatti attribuibili a lui. Credo che dal punto di vista giuridico e giudiziario - ha poi concluso Sammarco - siamo al di là del consentito".