Morano: il sindaco e l’assessore scrivono una lettera ai vertici dell’asp di Cosenza
L’assessore alla Sanità Maurizio Iazzolino e il sindaco di Morano Francesco Di Leone scrivono al commissario straordinario dell’ASP Cosenza Franco Maria De Rose e al direttore del Distretto sanitario di Castrovillari Antonio Perri, in merito alla soppressione dei Punti Prelievo Ematici allocati in diversi Comuni del comprensorio. Oltre alla postazione moranese è stato infatti ufficialmente comunicato che saranno chiusi anche i PPE insistenti nei centri viciniori di Acquaformosa, Civita, Frascineto, Laino Castello, Laino Borgo, San Basile, Altomonte, Firmo, Saracena che assicurano da tempo il servizio soprattutto a quella fascia d’utenza avanti negli anni.
«In riscontro alla Vs nota pervenuta al protocollo dell’Ente in data 19 ottobre 2010, inerente alla imminente disattivazione dei Punti Prelievo Ematici allocati nei centri periferici, tra cui Morano – scrivono Di Leone e Iazzolino nella loro missiva di protesta - ci corre l’obbligo evidenziare come tale determinazione leda profondamente il diritto basilare di tutti i cittadini a ricevere un adeguato sostegno sanitario senza essere obbligati a spostarsi da un paese all’altro. Per quanto concerne nello specifico la comunità che amministriamo, la situazione appare ben più grave dal momento che la maggior parte della popolazione risulta anziana e pertanto notoriamente più bisognosa di controlli medici frequentemente connessi a prelievi ematici.
Fermo restando il rispetto dei postulati contemplati dalla normativa regionale in materia sanitaria – proseguono i due amministratori moranese - è nostra opinione che ogni eventuale iniziativa sul territorio non debba e non possa eludere da una specifica concertazione con l’Ente locale direttamente interessato. Il danno sociale che si provocherebbe alla città e alle fasce più deboli di cittadini sarebbe così elevato da non giustificare alcuna decisione unilaterale di codesto Ufficio in merito a quanto paventato. Appare ovvio che tal modo di procedere, qualora dovesse effettivamente concretizzarsi nella disattivazione del servizio che ormai da anni viene svolto in loco, cagionerebbe senz’altro reazioni e proteste in tutta la popolazione, depauperata ancora una volta di un diritto ormai acquisito e garantito con continuità da circa vent’anni. Pertanto – terminano Di Leone e Iazzolino - auspichiamo vivamente che la situazione possa evolvere favorevolmente onde evitare l’innescarsi di perigliose proteste da parte della popolazione, che verrebbe oggettivamente privata di un servizio la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata nel corso degli anni».
Alla vibrata protesta trasmessa ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale il primo cittadino di Morano ha fatto seguire un’ulteriore comunicazione, questa volta indirizzata ai sindaci dei centri interessati alla disattivazione dei PPE, mediante la quale chiede loro un incontro unitario urgente per discutere della delicata problematica - che oltretutto produrrebbe un intasamento del PPE di Castrovillari dovuto all’aumento di utenza che vi confluirebbe dalla periferia - da sottoporre successivamente al Commissario dell’ASP e al direttore del Distretto sanitario di Castrovillari.