Associazione Thalassemici sul riordino sanitario
Riceviamo e pubblichiamo
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“Constatiamo con piacere che, sia pure lentamente, i nodi presenti nel decreto n° 30/2016 per il riordino della rete ospedaliera e dei servizi sanitari regionali, emesso dal Commissario ad Acta, Ing. Scura, stanno venendo al pettine. Avevamo, nelle scorse settimane, già fatto presente come tale piano sia stato concepito con un criterio puramente ragionieristico, tramite formule teoriche, ed abbia come unico obiettivo quello di realizzare un mero risparmio economico nei prossimi bilanci d’esercizio; quale sia il progetto per la sanità calabrese che anima l’azione del Commissario e del Ministero della Salute, resta ancora del tutto sconosciuto.
Pensavamo che i sacrifici fatti dai calabresi in questi anni di commissariamento avrebbero portato ad una sanita’ migliore e più funzionale, ma il commissariamento non ha prodotto i risultati sperati: i problemi legati a liste d’attesa lunghissime, alla carenza di posti letto e alla bassa qualità dell’offerta sanitaria permangono.
In questi giorni è saltata fuori la vicenda del ridimensionamento del servizio di elisoccorso, che entro il 31 luglio dovrebbe scendere da 4 basi operative HEMS a 3 basi operative, di cui una h24 e 2 h12 (una in configurazione SAR – Search and Rescue). E’ chiaro (almeno lo è per noi e, crediamo, per tutti i calabresi) che, considerate le peculiarità della Regione Calabria rispetto alla sua orografia ed alle sue vie di comunicazione spesso malridotte, rendere efficace e funzionale la rete dell’emergenza risulta cosa molto più complessa; di questa difficoltà prende atto lo stesso decreto del Commissario Scura. Malgrado ciò, si decide egualmente di ridurre le postazioni di elisoccorso da 4 a 3, entro il 31 luglio p.v. Naturalmente, la scelta della data non poteva essere più giusta, visto che coincide non solo con la scadenza dell’attuale contratto di servizio ma anche con il periodo di maggior afflusso turistico nella nostra regione; e,altrettanto naturalmente,la base destinata al sacrificio sara’ quella di Crotone!
Vorremmo far presente all’Ingegnere Scura (e ricordarlo ai nostri concittadini ed ai nostri politici i quali, poverini, per i loro numerosi impegni, soffrono spesso di amnesie) che quando il Ministro Lorenzin venne in Calabria, nel novembre 2014, aveva non solo ottimisticamente parlato di sblocco del turn-over e di fondi per le nuove tecnologie ma aveva anche aggiunto che, se da un lato non si può avere tutti l’ospedale sotto casa, è pur vero che, nelle realtà particolari come quella della viabilità calabrese, la cosa era ovviabile con l’uso delle eliambulanze, ora capaci di volare con ogni tempo e anche di notte e che si sarebbe potuto perciò aumentare il numero delle stesse in Calabria!
Al di là della semplice questione dell’elisoccorso e della rete dell’emergenza, ricordiamo che a non funzionare è l’intero sistema, alle prese con carenze croniche di personale, posti letto, servizi e strutture; ognuna delle cose previste da questo piano di riordino non solo non migliora minimamente le criticità della nostra sanità ma, in prospettiva, rischia di peggiorarle, visto l’ulteriore ridimensionamento dei servizi previsti per gli Spoke, ridimensionamento che finirà con il ripercuotersi sugli Hub rischiando di farli collassare.
Un piano di riordino veramente efficace dovrebbe partire da una analisi reale delle esigenze sanitarie della regione per poi adattare le risorse a queste esigenze, tagliando ciò che veramente non serve ai fini di una efficiente politica sanitaria e investendo in tutto quello che, invece, va in tal senso.
Chiudiamo ricordando che ci sono settori della sanità che non possono che essere gestiti pubblicamente; proviamo ogni tanto a ricordarcelo ed a ricordare che nessun privato (almeno nella nostra regione) penserà mai di andarsi ad impelagare con l’emergenza, con le malattie rare o con altre situazioni che non garantiscano un adeguato ritorno economico; proviamo a ricordarcelo ed a ricordare che non tutti i rami secchi sono nella sanità pubblica!”
Associazione Thalassemici di Crotone
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