Nuova Alleanza per Catanzaro: Cimino, divulgare la filosofia di Nino Gemelli e le sue opere
Il testo integrale della dichiarazione rilasciata dal capogruppo di “Nuova Alleanza per Catanzaro” Franco Cimino: “Sono d’accordo con la proposta de “Il Pungolo” di intitolare una via al commediografo Nino Gemelli. Lo si faccia subito e per una via importante. Ma è poco. Nino Gemelli, per il patrimonio culturale che ci ha lasciato e per il servizio reso alla Città, deve ricevere il trattamento che si riserva ai grandi cittadini. Tutti lo conoscono e non mi ripeto nell’elencare i suoi meriti. Uno solo ne richiamo: ha reso vivo il dialetto catanzarese, insegnandoci che la lingua d’origine rappresenta uno dei valori fondamentali del proprio vivere. La forma espressiva attraverso cui le radici vivificano e danno frutti. Il mezzo attraverso cui raccontare storie speciali, fatte di normalità del vissuto quotidiano. Messe insieme, queste, narrano una storia più grande, quella di Catanzaro. Una città normale, ricca di valori che il genio creativo di Gemelli ha saputo tramandare in versi e in sceneggiatura teatrale. Il teatro di Gemelli è pedagogico. Lo abbiamo sottolineato anche quando ci siamo “permessi” di ricondurlo a Edoardo, il maestro al quale ha sempre guardato con umile attenzione. La Catanzaro raccontata attraverso i vizi e i difetti dei catanzaresi, è una comunità virtuosa, intelligente. Che ride di se stessa e riflette sul mondo. Gemelli fa tutto questo. Ci fa ridere e riflettere. Soprattutto, ci fa tutti riconoscere in quei personaggi della sua comicità. Personaggi che vorremmo poi nella vita far diventare diversi. E migliori. Un po’ meno pigri, un po’ più attenti. E un po’ più reattivi di fronte alle gravi condizioni sociali che creano preoccupazioni per il futuro dei figli. Figli e famiglia, prima e costante preoccupazione di Gemelli. E, pertanto, del catanzarese doc. Il teatro dell’illustre nostro concittadino è pedagogico. Farne buon tesoro significa non lasciarlo sotto la polvere di libri e opuscoli che si vendono poco e si leggono mai. Significa divulgarlo. Trasferirlo nel cuore e nella coscienza di molti. Sempre più numerosi. In tutta Catanzaro e poi nei comuni che alla nostra Città fanno corona. C’è un lavoro importante che, all’indomani della sua morte, Comune e Fondazione Politeama hanno realizzato. La riedizione e l’adattamento di “Setta, ottu, nova e decia”, la sua commedia più importante, ad opera di un altro artista catanzarese, Pino Michienzi. E’ stata data in una sola serata al Politeama, gremito fino all’inverosimile. Tanti attendevano repliche che non vi sono state. Riprendo oggi la proposta che feci due anni fa. Si riproponga la commedia per tutte le scuole della Città. Una-due scuole a rappresentazione, in orario scolastico. Sempre preceduta da una lezione sul dialetto, la storia di Catanzaro, la filosofia del teatro di Gemelli, tenute da studiosi ed esperti, che pur la nostra Città vanta. E in estate, la si doni, come omaggio della Città capoluogo, ai paesi dell’intera provincia. Siccome lo spettacolo teatrale è già allestito, tutta la programmazione non dovrebbe costare molto. E, comunque, quel che dovesse costare sarà ben speso, rispetto ai tanti soldi letteralmente buttati per operazioni culturali che di cultura hanno solo la furberia di qualcuno che su di esse specula”.
(cn)