Fondazione Terina, i lavoratori in stato di agitazione
Hanno annunciato lo stato di agitazione i lavoratori della Fondazione Terina. La decisione arriva al termine dell’assemblea tenutasi questa mattina. L’obiettivo è uno solo: “sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravissima situazione in cui versa l’unico ente di ricerca della Regione Calabria. La Fondazione Terina - scrivono i lavoratori - è stata abbandonata e se stessa e posta completamente fuori da ogni politica di sviluppo e di rilancio, nonostante le promesse d’impegno giunte dall’esecutivo.
I suoi 40 lavoratori versano in una condizione di disagio grave, non più sopportabile in un consorzio di civiltà: 5 mensilità arretrate e l’incertezza più totale davanti. Tuttavia, l’attenzione che il governo regionale sta riservando alla Fondazione Terina non è mai stata così bassa. Terina è un paradosso inaccettabile. L’esecutivo avrebbe dovuto applicare infatti la legge di riforma 24/2013 che riguarda l’ente, ma continua a non farlo per ragioni che, dopo tre anni, appaiono oscure e inspiegabili. Le uniche riforme cui stiamo assistendo sono ,invece, i numerosi cambi al vertice dell’amministrazione. Troppo poco.
“E infatti la Fondazione sta andando a picco nonostante la presenza di un’eccellenza tecnologica nel campo della ricerca agroalimentare che lo stesso Presidente Oliverio ha pubblicamente lodato un mese fa in una pubblica conferenza a Lamezia. I lavoratori hanno avuto in tutti questi mesi un atteggiamento responsabile e fiducioso , sperando che qualcosa cambiasse, sperando che vi fosse un incontro- UNO- tra il Commissario Loiero e il Presidente della Giunta, invece niente. Evidentemente però , ancora una volta, le istituzioni regionali hanno scambiato il silenzio speranzoso con l’acquiescenza. Ora però non è più possibile rimanere muti.
“Nel rispetto delle regole , attueremo una forma di agitazione che, questa volta, andrà avanti fino all’emanazione dei provvedimenti attuattivi della legge che riforma Terina e che la giunta si ostina da 3 anni a non voler considerare. Auspichiamo altresì che le risorse che dovrebbe erogare la Regione Calabria siano interamente utilizzate per il pagamento delle spettanze stipendiali fin qui maturate, ben 5 stipendi”.