Fondazione Terina, Sindacati: ora basta! E chiedono il pagamento degli arretrati

Catanzaro Attualità

Nessuna riforma è stata ancora attuata, nessun provvedimento è stato varato. Non è più possibile andare avanti così, con la politica degli annunci nel mentre la Fondazione Terina, l’unica struttura di ricerca della Regione Calabria, muore”.

È quanto denuncia il comitato dei lavoratori Cisl-Cigil-Ugl-Uil Tucs mettendolo nero su bianco in una lettera inviata al governatore ed ai vertici regionali e della stessa Fondazione nella quale sottolineano inoltre che si sarebbero aspettati delle “misure concrete e immediate” dopo le ultime riunioni interdipartimentali svoltesi, un mese fa, sotto il coordinamento del Vicepresidente Viscomi.

“Avevamo salutato con moderato ottimismo – affermano ancora le Sigle - la volontà manifestata dall’esecutivo di tentare perlomeno di lenire la grave condizione di disagio economico in cui versano i lavoratori dell’ente. Niente di nuovo invece si registra, salvo l’ennesimo, inconcepibile e inaccettabile stallo amministrativo”.

“È evidente a tutti, ormai, che – ribadiscono - la Regione si interessa di Terina solo quando i dipendenti della Fondazione visibilizzano la loro disperazione a mezzo di proteste eclatanti. Sembra infatti che l’unico interesse del governo calabrese sia quello di sedare, con iniezioni di impegni che vengono puntualmente disattesi, le proteste dei lavoratori tese a mettere in evidenza lo scandalo di un ente di ricerca costato milioni di euro ma che – stranamente - la Regione non vuole mettere al servizio della pur strategica filiera agroalimentare”.

Il comitato dei lavori evidenzia poi quello che definisce “l’altro scandalo”, cioè la mancata attuazione della legge di riforma della Fondazione, la legge 24 del 2013 che, secondo loro, “offre comunque una via di uscita dallo stallo. Una via di uscita che politica, dirigenti e dipartimenti fanno finta di ignorare”.

“Ora però basta – sbottano allora i sindacati - non si può più abusare della pazienza e dello disperazione dei lavoratori. Per tale ragione chiediamo al Presidente Oliverio e al suo Vice Viscomi risposte concrete, misure immediate” e chiedono, in particolare l’immediato pagamento delle mensilità arretrate e il trasferimento delle unità lavorative non funzionali alla mission scientifica della Fondazione in altri enti.

“Questi – affermano - sono gli impegni assunti dalla Regione, questo ci aspettiamo con immediatezza. Diversamente, la strada della mobilitazione sarà inevitabile . Con la dignità dei lavoratori non si scherza”.