Unical, boom di beneficiari borse di studio
“E’ stata intrapresa una strada economicamente difficile, ma eticamente necessaria”. Ha commentato così il prorettore Luigino Filice, delegato al Centro Residenziale, il recente cambiamento di rotta della Regione Calabria in favore del Diritto allo Studio universitario. Si tratta, infatti, di una corroborante iniezione di fondi pubblici destinata a far crescere in maniera esponenziale i beneficiari delle borse di studio. L’intervento biennale, a valere sull’anno accademico corrente e sul 2016/2017, vale quasi sei milioni di euro, risorse che incrementano in modo significativo il fondo annuale regionale, pari a poco meno di cinque milioni di euro.
Lo stanziamento determina anche un meccanismo di premialità che dà una prospettiva di speranza nei prossimi anni, dal momento che la ripartizione tra le Regioni del fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio aumenta anche in proporzione alle risorse proprie investite. Ma è interessante valutare l’impatto sulle borse 2015/2016 all’Università della Calabria, che aveva già investito quasi 7 milioni di euro per l’anno accademico in corso. Al 29 aprile 2016, data di emissione del Decreto di scorrimento delle graduatorie, gli idonei di borsa di studio erano 4.401, di cui 1.677 beneficiari di borsa, con una “percentuale di copertura” del 38,10%.
L’iniezione di nuove risorse di natura Regionale per 1,2 Milioni di euro, cui l’Università ha aggiunto circa 200 mila euro di proprie economie, ha consentito ad altri 676 studenti di passare dallo status di “Idoneo Non Beneficiario di Borsa” a quello di “Idoneo Beneficiario”, godendo appieno del diritto costituzionale per studenti meritevoli con difficoltà economiche. La percentuale di copertura, quindi, supera la soglia del 50%, portandosi esattamente al 53,47%. “Un dato incoraggiante – ha concluso il prorettore Luigino Filice - che ci permette di compiere un passo significativo verso il raggiungimento dell’obiettivo finale: la copertura totale delle borse per gli studenti aventi diritto”.