Narcotraffico internazionale di cocaina, arresto “eccellente” nella Locride
Era stato già arrestato in Germania nel 2006 dopo essere stato trovato con 64 kg di cocaina, ora dovrà scontare una condanna a 4 anni inflitta dalle autorità belghe per “partecipazione all’adozione di decisioni nell’ambito delle attività di un’organizzazione criminale”.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bianco, nel reggino, al termine di una attività d’indagine condotta insieme ai colleghi “Cacciatori”, sono riusciti a rintracciare e arrestare, presso l’abitazione della madre, Saverio Romeo, 59enne da tempo emigrato in Germania e ritenuto dagli inquirenti un narcotrafficante internazionale.
I militari hanno eseguito un mandato di cattura europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria del Belgio per il reato di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale tra Colombia, Paesi Bassi e Belgio. L’uomo è stato infatti condannato a 4 anni di reclusione.
L’inchiesta, condotta dalle autorità belghe, dimostrerebbe che Romeo avrebbe trasferito ingenti quantità di denaro ad uno dei dirigenti dell’organizzazione criminale quando si trovava in Colombia, nell’ambito delle trattative per importanti traffici di cocaina, curando inoltre, ed in maniera autonoma, il trasporto dello stupefacente acquistato e fungendo da punto di collegamento sul posto con l’organizzazione “acquirente”. Secondo gli inquirenti avrebbe anche messo a disposizione la sua abitazione in Germania per organizzare i trasferimenti di denaro.
Per questi fatti, il 2 febbraio scorso, il 59enne è stato condannato in contraddittorio dal Tribunale di Prima Istanza di Limburgo (Belgio) ad una pena di 4 anni di reclusione con l’accusa di “partecipazione all’adozione di decisioni nell’ambito delle attività di un’organizzazione criminale”.
Già nel marzo del 2006 Romeo era stato arrestato in Germania insieme ad altre tre persone, dopo essere stato trovato in possesso di 64 kg di cocaina purissima che, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare, nella vendita al dettaglio, svariati milioni di euro. Lo stupefacente - entrato nel porto di Amburgo a bordo di una nave mercantile battente bandiera cilena, proveniente dalla città di Turbo, in Colombia - sarebbe stato destinato al mercato olandese.
Nel dicembre del 2007 è stato inoltre condannato dall’Autorità Giudiziaria tedesca di Bochum di nuovo per traffico internazionale di cocaina e fu recluso fino al 2013.
Dopo la cattura, eseguita a Brancaleone, Romeo è stato trasferito nel carcere di Reggio Calabria a disposizione della Corte d’Appello locale che ne valuterà la sua posizione ai fini dell’estradizione.
Sale, dunque, a due il bilancio degli arresti “eccellenti” messi a segno in pochi giorni dai Carabinieri di Locri, ed in particolare dalla Compagnia di Bianco. Risale, infatti, a lunedì 2 maggio scorso la cattura del latitante Domenico Morabito, detto “Michetto” e nipote del “Tiradritto”, narcotrafficante di Africo che, dopo cinque anni di ricerche, dovrà scontare 22 anni di reclusione.