Brevi di cronaca, sei arresti e una denuncia nel reggino
I Carabinieri della Stazione Modena di Reggio Calabria hanno tratto in arresto M.B., 39enne di Reggio Calabria già noto, per aggravamento della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali con conseguente carcerazione. Il provvedimento, su ordine della locale Procura della Repubblica, è conseguente alle numerose violazioni della stessa misura alternativa.
A Melito di Porto Salvo (RC), sono stati invece arrestati un 33enne del posto, A.F. ed un 24enne di Roghudi, F.M. I due sono accusati di tentata estorsione in concorso, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. I militari hanno eseguito due ordini di carcerazione emessi nei loro confronti dalla Procura della Repubblica del capoluogo poiché condannati ciascuno a 2 anni, 6 mesi e 29 giorni di reclusione ai domiciliari e ad una multa di oltre 2 mila euro.
A Rosarno, i Carabinieri hanno tratto in arresto R.C., 34 anni, eseguendo un ordine per la detenzione emesso dalla Procura di Palmi. L’uomo è ritenuto responsabile di furto aggravato, reato commesso a Melicucco nel luglio del 2014. Dovrà espiare una pena di un anno ai domiciliari.
A Feroleto della Chiesa deferito in stato di libertà C.M., 47enne di Rosarno già noto. È accusato di detenzione abusiva di munizioni: nel corso di una perquisizione nella sua auto, sotto il sedile di guida è stata trovata una scatola con 50 cartucce calibro 9x21.
In Contrada Ciambra di Gioia Tauro (RC), arrestato A.A., 34 anni, per furto aggravato in concorso. Eseguito nei suoi confronti un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Dovrà espiare la pena di tre anni e un mese di reclusione per fatti risalenti al 2007.
A Rosarno, infine, i Carabinieri della Tenenza locale hanno tratto in arresto A.Z., 33enne di nazionalità marocchina per il reato di mancata esibizione agli ups-aps del documento d’identità, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. L’uomo dovrà espiare la pena di 2 mesi di reclusione per i fatti commessi nel marzo 2009.