Vibo. La denuncia di Fratelli d’Italia: erbacce sui marciapiedi

Vibo Valentia Attualità

"A Vibo Valentia, con la bella stagione, spuntano fuori arbusti , pianticelle , e veri e propri praticelli naturali. Peccato che tutto questo non avvenga nei parchi pubblici o nei giardini privati, ma sui marciapiedi dell'intera città". E' quanto scrive Anthony Lo Bianco, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia.

"Nel mese di Maggio - continua la nota - e nei giorni della prima settimana di Giugno ho collezionato decine di lamentele dei cittadini. Da viale delle accademie vibonesi a via don Giosuè Macrì, dalla zona del parco Urbano, passando per il centro. I marciapiedi dell'intera città sono infestati da erbacce alte quasi mezzo metro. Sono molti i cittadini che vorrebbero raggiungere il parco Urbano a piedi o effettuando attività sportiva, ma questa loro passione, viene meno quando non si intravedono i marciapiedi. Per non parlare poi, dei vari anziani, che vorrebbero raggiungere varie mete della città, come il centro commerciale o il negozio vicino la loro abitazione, senza dover magari sfruttare le automobili, quando presenti".

"Mi riferisco proprio - aggiunge - ai molti cittadini anziani di Via Don Giosuè Macrì , che in queste ultime settimane mi hanno confidato la loro paura nel camminare in strada, in quanto il marciapiedi è praticamente scomparso e la pericolosità visto anche le condizioni di visibilità dei vari incroci come quello tra via mons. Onofrio Brindisi e via Don Giosuè Macrì , non permette loro di spostarsi come vorrebbero. Proprio secondo Art. 190 del comportamento dei pedoni che troviamo nel nuovo codice della strada :"I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti".

"Ma come facciamo a pretendere determinati comportamenti, proprio quando gli enti comunali non forniscono i servizi essenziali? Oggi - conclude Lo Bianco - la priorità per la nostra città è che l'amministrazione intervenga con lo sfalcio dell'erba che crea non solo problemi di viabilità pedonale, ma anche a livello igienico sanitario vista l'elevata altezza".