Elezioni. Batosta Pd, Magorno: il partito va rifondato e riorganizzato

Calabria Politica

“Non intendiamo rinviare, né sottrarci a un’analisi rigorosa che richiede il voto conseguito dal Pd soprattutto nelle città, a partire da Cosenza. Non vogliamo limitare le ragioni che hanno determinato la sconfitta di Cosenza alla giustificazione di avere scelto il candidato sindaco in zona cesarini. Vogliamo prima di tutto approfondire il carattere strutturale del voto registrato da Mario Occhiuto ma anche non sorvolare sulle ragioni politiche che hanno relegato il Pd e la coalizione civica progressista ad un consenso al di sotto delle aspettative”.

Ammette la cocente sconfitta Ernesto Magorno, segretario regionale di un Partito democratico che alle appena concluse consultazioni elettorali ha subìto, nelle urne, una sonora “sberla” da parte degli elettori, soprattutto nella città di Cosenza dove Mario Occhiuto ha letteralmente messo al tappeto il diretto concorrente Carlo Guccione aggiudicandosi la fascia tricolore, al primo turno, con circa il 60 percento di consensi.

“Occhiuto - cerca di giustificare la débâcle Magorno - è riuscito a intercettare il voto proprio dello schieramento di centrodestra e di Forza Italia, ma al tempo stesso quello di una diffusa domanda di antipolitica. Non è un caso che, al contrario di tutte le altre città meridionali al voto, il Movimento 5 stelle nella città dei Bruzi si colloca su percentuali assai più basse. Ricercare i motivi della nostra sconfitta - ribadisce però - significa indicare anche la giusta strada per aprire una nuova fase nel Partito democratico cittadino”.

Per il segretario dei democratici, il Pd della città di Cosenza richiede una rifondazione politica ed organizzativa. “Proporrò - annuncia a tal proposito - di affidare alla responsabilità di Carlo Guccione il compito di organizzare il congresso straordinario del Partito in città anche al fine di attivare rapidamente il necessario confronto con le diverse componenti sociali sul progetto di governo della ‘Grande Cosenza’ che - conclude Magorno - intendiamo portare avanti anche dalla collocazione istituzionale di opposizione a Palazzo dei Bruzi”.