Giornalismo, a Giuseppe Borello il Premio Dig Awards
Dall’altra faccia della medaglia della Calabria che produce e crede nel suo rilancio non solo d’immagine arrivano segnali eccellenti. Uno di questi appartiene a Giuseppe Borello, vibonese, 33 anni, giornalista professionista, da anni a Milano ma sempre con un biglietto aereo in tasca per girare in lungo e in largo per le sue inchieste giornalistiche anche l’Europa, che firma, attraverso questo evento, un momento d’orgoglio anche per la sua Vibo Valentia.
A Riccione, nel corso di una tre giorni sull’Informazione, gli è stato assegnato il Premio Internazionale DIG Awards per la sezione “Focus in Italy”. La giuria dei DIG awards ha selezionato 15 tra inchieste e reportage. I lavori scelti sono firmati da giornalisti italiani e internazionali, freelance e reporter di emittenti provenienti da tutta Europa che hanno saputo gettare nuova luce su temi molti diversi. Il racconto sulle migrazioni è senza dubbio il tema più affrontato dai partecipanti dei DIG awards 2016 e ne esce una fotografia reale di quello che sta succedendo nelle principali rotte dei migranti: se fino all’anno scorso si parlava di sbarchi quest’anno le lunghe marce e i nuovi confini dell’Europa presi d’assalto sono l’argomento principale affrontato dai giornalisti partecipanti.
Sono oltre 300 lavori arrivati nelle 6 sezioni. E per arrivare a selezionare i 15 lavori migliori la giuria si è basata su quattro criteri: la forza della storia dei personaggi, l’indipendenza e il coraggio con il quale il giornalista affronta l’argomento, la qualità tecnica e la struttura logico narrativa. Nato per valorizzare il lavoro di approfondimento di chi ricerca la verità, Dig Awards 2016 prevedeva quest’anno 6 sezioni: Investigative, Long Reportage, Short Reportage, Digital, Data Journalism e Focus On Italy. Gli otto finalisti di quest’ultima sezione, creata per incentivare inchieste nuove e coraggiose sul nostro Paese, hanno esposto il proprio lavoro in una sessione di pitching al cospetto di buyer, brodcaster, commisioning editor e producer. Giuseppe Borello, vincitore, è stato premiato anche con 20.000 euro da impiegare nello sviluppo dell'inchiesta.
Ad attribuire i Dig awards è stata una giuria internazionale presieduta da Gavin MacFadyen, direttore del Centre for Investigative Journalism di Londra e responsabile, dal 1970, di oltre 50 programmi d’inchiesta per BBC, Channel 4 e PBS. Gli altri membri sono: John Goetz, reporter della tv pubblica tedesca ARD; Nils Hanson, icona dell’inchiesta scandinava e della tv svedese SVT; Sarah Harrison, giornalista e consulente legale di WikiLeaks, protagonista della fuga di Edward Snowden nel 2013; Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di Laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore di Piazza pulita (La7); Monica Maggioni, presidente Rai; Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance; Juliana Ruhfus, reporter di Al Jazeera; Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv pubblica olandese NOS.