Petilia. In campagna una piantagione di marijuana, anche armi: in manette padre e figlio
Due persone, padre e figlio di Petilia Policastro, nel crotonese, sono stati arrestati nella notte scorsa con l’accusa di coltivazione di stupefacente e detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento.
In manette sono finiti Antonio e Giuseppe Curto, rispettivamente di 44 e 23 anni che su disposizione del Pm di turno (Di Vittorio) sono stati associati presso la Casa Circondariale del capoluogo in attesa che venga celebrata l’udienza di convalida dell’arresto.
I FATTI | Nei giorni scorsi, i militari, insospettiti dai movimenti di padre e figlio, hanno iniziato a pedinarli e a tenerli sotto osservazione. Così gli investigatori sono arrivati ad un fondo agricolo, risultato poi di proprietà dei due arrestati. Appostatisi nelle campagne adiacenti, hanno sorpreso i Curto mentre stavano annaffiando una piantagione di marijuana, composta da circa 100 piante dell’altezza di circa 40/45 cm, e nella tarda serata li hanno bloccati eseguendo anche un’accurata perquisizione in un fabbricato che fungeva da ricovero di attrezzi.
Fatto sta che, in una intercapedine del manufatto, sono state ritrovate delle armi e del munizionamento sia calibro 9 che 7,65 e delle quali i due non hanno fornito alcuna giustificazione.
Eseguiti degli accertamenti i militari hanno scoperto che la pistola ed il fucile ritrovato sarebbero stati acquistati, inizialmente, come armi ad aria compressa poi modificate e fatte diventare a tutti gli effetti delle armi da sparo, capaci di utilizzare munizioni calibro 9.