Badante uccisa nel cosentino. Dopo il fermo del pensionato, il Procuratore: “è un orco”
"Un orco": così il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo ha definito Angelo Brogno, il 78enne pensionato che è stato fermato con l’accusa di aver ucciso, la sua badante, la 58 enne bulgara T.N., reato aggravato da futili motivi.
L’omicidio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Acri, nel cosentino: secondo gli inquirenti la donna è stata uccisa con un’arma da taglio ed il suo corpo, sempre secondo fonti investigative, è stato ritrovato all’esterno dell’abitazione di contrada Scuva dove unico presente, al momento della tragedia, sarebbe stato proprio il 78enne.
"Un omicidio efferato, portato avanti con violenza e lucidità” ha rincarato Spagnuolo in una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Agi.
Brogno è un ex forestale ed in passato era stato già condannato per aver ferito un'altra sua badante nel corso di un presunto tentativo di violenza sessuale. "Noi pensiamo che ci abbia provato, la donna ha anche ferite da difesa - ha ribadito Spagnuolo - e almeno quattro ferite gravi, di cui una al basso ventre che avrebbe reciso un'arteria”.
L'aggressione potrebbe essere avvenuta nella cucina dell’appartamento e gli inquirenti avrebbero già identificato la possibile arma utilizzata. Dopo il fatto è stato lo stesso pensionato a chiamare i carabinieri facendosi trovare, ferito e seduto su una panchina, vicino al cadavere.