Inchiesta Regghion, CasaPound: “Falcomatà si assuma le proprie responsabilità”
Sono di una gravità inaudita i risvolti politici delle operazioni antimafia svoltesi in questi giorni che hanno portato all’arresto, tra le altre persone, di Marcello Cammera per anni responsabile dei Lavori Pubblici poi trasferito al settore Cultura a Reggio Calabria. Il sindaco, Giuseppe Falcomatà, anziché fare proclami vaneggiando un’amministrazione pulita e trasparente, si assuma le proprie responsabilità e dia risposte concrete ai cittadini”. È questa la dura presa di posizione del nucleo reggino di CasaPound Calabria.
“Le logiche che governano la città di Reggio Calabria – spiega - ormai sono chiare a tutti. Quello che colpisce maggiormente, però, è che i risultati delle operazioni “Fata Morgana” e “Rhegium” non hanno avuto alcuna ripercussione sull’amministrazione Falcomatà, che, anziché assumersi le proprie responsabilità, prende subito le distanze da Cammera, dirigente del Comune coinvolto. Il primo cittadino, troppo impegnato ad aumentare le tasse dei cittadini, dimentica che proprio il fratello di Cammaera lo ha sostenuto in campagna elettorale nel 2014 nella lista civica “Oltre” portando all’attuale sindaco ben 408 voti”.
“Falcomatà – prosegue la nota - continua imperterrito nel suo lavoro, nascondendosi dietro qualche post sui social sottolineando come la sua amministrazione sia pulita mentre in realtà un sistema corrotto serpeggia viscido intorno a Palazzo San Giorgio. Prendere le distanze è molto facile, ben diverso è invece assumersi le proprie responsabilità e ammettere di non aver vigilato attentamente sull’operato della macchina comunale. In questo sistema di mazzette e appalti, di corruzione e di infiltrazioni mafiose nella macchina comunale, l’unica vittima è il cittadino che paga il prezzo più grande. Quanto accaduto – conclude – è la dimostrazione plastica di come l’amministrazione Falcomatà targata Pd faccia acqua da tutte le parti”.