Riso (CasaPound) : “Problema sicurezza anche a Reggio. I cittadini sono stanchi”
“Dopo i fatti recentemente avvenuti nella città di Reggio Calabria, inizia a palesarsi il problema sicurezza. L’immigrazione incontrollata ed il falso buonismo hanno rimpinzato le tasche di pochi aumentando la rabbia e l’insicurezza degli italiani e quindi anche dei reggini ormai afflitti da una crisi economica senza fine”. Esordisce così in una nota la portavoce del movimento CasaPound, Roberta Riso.
“Non ci siamo permessi di sentenziare - prosegue la portavoce del movimento della tartaruga frecciata - non conoscendo le reali dinamiche della lite avvenuta ormai una settimana fa tra giovani reggini e un gruppo di immigrati. Abbiamo letto articoli contrastanti ma tutti evidenzianti che non ci fosse alcuna matrice razzista dietro l’accaduto. Incisivo l’articolo del sindacato della polizia che ha affermato preoccupazione per la mancanza di tutela nei confronti del corpo in questione di fronte alla violenza di soggetti che vengono in Italia sicuramente con intenti poco leciti. Solo chi si ostina a non voler vedere la realtà può fingere che tutto vada bene. E’ a dir poco vergognoso il numero di bancarelle abusive che ogni sabato in modo particolare, occupano spazi del Corso Garibaldi impedendo alla popolazione di passeggiare. L’abusivismo ormai a Reggio Calabria si fa beffa dei commercianti che devono pagare salatissime tasse e poi devono vedere e subire queste scene indecorose davanti le proprie vetrine”.
“E vogliamo parlare - incalza Roberta Riso - dell’accattonaggio ai semafori? Alle macchinette che distribuiscono i biglietti per i posteggi? Dell’insistenza con la quale ciò avviene? E non finisce qui. Vogliamo infatti segnalare quello che ormai accade di routine presso una famosa catena di supermercati in città dove i soggetti in questione si prendono la briga di staccare le catene che congiungono i carrelli della spesa per mettere i clienti nella condizione di, volenti o dolenti, dover abbandonare il carrello di modo che loro possano comunque riscuotere il bottino. Invitiamo con ciò i direttori dei market tutti a riflettere su questi avvenimenti, a riflettere sul fatto che l’accattonaggio che loro consentono presso le porte delle proprie attività commerciali è reato e ci spingiamo oltre chiedendo ai reggini di pensare prima ai loro concittadini evitando di donare qualsiasi somma o bene a questi soggetti che hanno già le tasche e le pance piene grazie ai comuni gestiti dalla sinistra e dalle vergognose politiche immigrazioniste false e buoniste sinora portate avanti nella nostra Nazione”.
“Da parte nostra - conclude la portavoce di CasaPound - oltre a suggerire all'amministrazione di emanare finalmente un'ordinanza anti-accattonaggio che possa almeno in parte arginare il fenomeno, continueremo a indirizzare le nostre energie per aiutare gli italiani sfortunati. Non si guardi a Paesi lontani quando in casa propria i figli che nascono vivono in condizioni d’indigenza vergognose non degne né di una Nazione civile né di una città che si vanta dell’appellativo ‘metropolitana’. Vengano con noi i signori amministratori a distribuire pacchi alimentari ai reggini che non arrivano alla fine del mese”.