Operazione “Due Mari”, scatta il sequestro per due indagati
Beni per circa 270 mila euro circa sono stati sequestrati dai finanzieri del Gico di Catanzaro che hanno eseguito un provvedimento emesso dal Gip del tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia reggina.
I militari della tributaria, al termine dell’operazione “Due mari”, che a fine giugno scorso ha consentito di sgominare un’organizzazione impegnata nel traffico internazionale di stupefacenti, hanno eseguito dei complessi accertamenti economico-patrimoniali finalizzati alla confisca di beni, arrivando oggi al sequestro di beni immobili, rapporti bancari, quote societarie e di una attività economica per un valore stimato, appunto, in circa 270 mila euro.
Il provvedimento colpisce due delle persone già indagate e arrestate il 30 giugno di quest’anno, titolari a vario titolo di un patrimonio giudicato dagli investigatori come sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dagli stessi. I sigilli sono scattati in particolare tra il reggino e la provincia di Roma è hanno interessato una ditta individuale ad Albano Laziale (Roma), quattro quote di proprietà di terreni ad Ardore (nel reggino), due quote societarie di una società di Platì (Rc) e di un’altra di Velletri (Rm), un immobile a Bovalino (rc), un autocarro e diversi rapporti bancari.
“Anche con questa operazione - spiegano le fiamme gialle - si conferma, dunque, il ruolo centrale della Guardia di finanza, quale polizia economico-finanziaria, nel contrasto alle accumulazioni patrimoniali illecite garantendo così un aggressione a 360 gradi della criminalità organizzata colpita non solo sotto l’aspetto prettamente criminale, mediante sanzioni di carattere personale, ma anche e soprattutto mediante l’aggressione dei patrimoni illeciti frutto dell’attività criminosa andando così a minare la sopravvivenza dell’organizzazione”.