Il Parco Nazionale della Sila e il Comitato per la Protezione degli Uccelli Rapaci
Continua in modo proficuo e costruttivo la collaborazione tra il Parco Nazionale della Sila ed il CIPR Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci.
Tra le recenti collaborazioni è interessante segnalare l’esposizione della mostra sulla Biodiversità presso la Segheria del Centro Visite del Cupone che sta riscuotendo notevole successo.
In oltre 30 grandi pannelli si articolano i 151 scatti con cui ricercatori e appassionati di natura mettono in evidenza ecosistemi, fauna e vegetazione particolarmente suggestivi della Calabria, con le immagini di animali sorpresi dallo scatto della macchina fotografica o del mutare dei paesaggi attraverso le stagioni. I tre Parchi nazionali calabresi, la Catena Costiera, la riserva di Tarsia, i fondali marini di Capo Rizzuto e di Soverato, disegnano il profilo ambientale e le realtà ecologiche del nostro territorio attraverso immagini che non hanno bisogno di commento per l’incanto che suscitano nell’osservatore. L’Italia ospita un vero e proprio patrimonio di natura: dentro i nostri confini vivono oltre 57.000 specie animali, più di un terzo cioè dell’intera fauna europea, e 9.000 specie di piante, muschi e licheni, ovvero la metà delle specie vegetali del continente. Per numero assoluto di specie floreali, inoltre, siamo i primi in Europa. L’86% della fauna italiana è terrestre o d’acqua dolce, il restante 14% marino. I più diffusi tra gli animali sono gli insetti, che da soli rappresentano circa i due terzi della fauna italiana. Tra animali e vegetali, ben 5.000 sono i casi di endemismo, ovvero specie che si trovano esclusivamente sul territorio italiano. Per queste specie l’Italia ha una responsabilità maggiore. Eppure la biodiversità italiana è seriamente minacciata e rischia di essere perduta per sempre, senza rimedio. Attualmente sono a rischio estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi, il 69% dei rettili e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce. Nell’ottica di tutelare la biodiversità il Parco Nazionale della Sila ha promosso con la Regione Calabria ed il CIPR un monitoraggio della fauna selvatica all’interno del suo territorio con l’utilizzo di fototrappole. La fototrappola può essere innescata da qualsiasi movimento di animali o di persone che si verifichi nel sito in cui è stata posizionata: una volta rilevato il movimento la fotocamera digitale si attiva ed automaticamente scatta foto o video in base alle impostazioni programmate. La fotocamera restituisce immagini diurne a colori, notturne in bianco e nero. Questo progetto sperimentato per la prima volta nel Parco Nazionale della Sila ha dimostrato che la tecnica è sicuramente la più idonea per rilevare la presenza di specie selvatiche, soprattutto le più elusive, in quanto pare non creare eccessivo disturbo agli animali che, nella stragrande maggioranza degli eventi, sembrano non accorgersi del dispositivo fotografico. Collocare un maggior numero di fototrappole permetterebbe di raccogliere più dati, utili anche alla definizione dei corridoi ecologici delle varie specie rare e protette presenti nel territorio silano. I risultati del fototrappolaggio sono stati incoraggianti ed il Parco per volontà del Commissario Sonia Ferrari e del Direttore Michele Laudati ha intenzione di continuare il progetto allo scopo di indagare altre porzioni di territorio e verificare la presenza delle specie animali che costituiscono la grande ricchezza di biodiversità della Sila.