Esposito (Fenimprese): “Legge Antisprechi, da oggi non si butta più nulla”

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Se non butti il cibo sei premiato”: è il principio cardine che vuole contrastare lo spreco alimentare tradotto oggi finalmente in legge. Dopo la Camera anche il voto definitivo del Senato è arrivato. Come in altri Paesi del mondo l'Italia ha una propria legge per il recupero delle eccedenze che favoriranno le donazioni per la solidarietà sociale.

“Nutrire il Pianeta – afferma soddisfatto, in una nota, Andrea Esposito di Fenimprese - è stato il tema di EXPO 2015, che ha dato l’input per l’approvazione della Legge. L’Italia mette in moto questo provvedimento per contrastare un orrendo fenomeno diventato quasi un cancro incurabile. Da alcuni dati forniti da Repubblica si evince che l'obiettivo sia di recuperare un milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno tramite gli enti caritativi”.

Il provvedimento, “arrivato dopo quello adottato dalla Francia che a differenza del nostro si basa sulla penalizzazione – prosegue il dirigente - chiarisce e specifica in maniera esatta i termini ‘eccedenza’ e ‘spreco’ alimentari, definendo inoltre con massima chiarezza il termine minimo di conservazione e la data di scadenza, semplificando le donazioni sempre nel rispetto delle norme della corretta prassi igienica haccp. Una semplificazione burocratica che ci permetterà la raccolta dei prodotti agricoli rimasti in campo e la loro cessione a titolo gratuito, nonché la possibilità di donare il pane nell’arco delle 24 ore dalla produzione. Inoltre, per ridurre la voragine degli sprechi alimentari nel settore della ristorazione è stata stabilita la creazione di una ‘family bag’ (letteralmente borsa della famiglia) che consentirà ai clienti l’asporto degli avanzi”.

Nessuna richiesta di forma scritta per le donazioni gratuite di cibo. Onlus ed enti pubblici, potranno essere considerati "soggetti donatori". Sarà possibile donare anche cibi e farmaci con etichette sbagliate, ma gli errori riportati non devono riguardare la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze contenute che possano provocare allergie e intolleranze agli utenti. Inoltre il Ministero delle Politiche agricole darà maggiore spazio alle cosiddette produzioni a 'chilometro zero' nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi.

Applicando correttamente queste nuove misure si potrà recuperare milioni di pasti e vi saranno ingenti risparmi economici sia per gli utenti e sia per gli esercenti.

“In un momento di crisi come quello attuale, in cui tante famiglie versano in condizioni di difficoltà – aggiunge Esposito - la solidarietà diventa fondamentale. E’ ora di dire basta agli sprechi a favore di una “razionalizzazione” che sarà fonte di equilibrio in un sistema già abbastanza sbilanciato. Noi dirigenti di FenImprese – conclude - sensibilizzeremo ed aiuteremo il coordinamento tra imprenditori sensibili a donare il cibo eccedente e i prodotti primari non raccolti dai campi è il nostro impegno per un futuro con meno sofferenze sul bisogno primario dell’uomo".