Pesca illegale di datteri di mare, denunciata una persona a Crotone
Con l’operazione Mare Sicuro in pieno svolgimento e nel periodo dell’anno di maggior afflusso di turisti e bagnanti sulle spiagge, non cala l’attenzione della Capitaneria di porto anche sul settore della pesca.
È nel corso di un’attività di polizia marittima svoltasi oggi che è stata fermata e deferita alla Autorità Giudiziaria una persona sorpresa ad effettuare l’illecita pesca del dattero di mare.
Questo tipo di mollusco bivalve è stato dichiarato sin dal 1992 tra le specie animali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa, ne è stata quindi vietata la pesca, la detenzione e la commercializzazione.
Il divieto nasce anche alla considerazione che il mollusco, caratterizzato da una crescita estremamente lenta, cresce all’interno di rocce calcaree, questo fa si che la pesca sia possibile solo attraverso attrezzi illeciti quali martelli o altri attrezzi a percussione che causano gravi danni all’ecosistema marino in quanto, per asportare il mollusco la roccia viene inevitabilmente frantumata
Le sanzioni previste per tale illecita pesca di frodo prevedono l’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro.
La persona identificata e denunciata dalla Capitaneria di porto di Crotone aveva già asportato circa 1 chilogrammo di datteri di mare che presumibilmente sarebbero stati venduti sul mercato nero. Oltre ai datteri sono state poste sotto sequestro tutte le attrezzature da pesca illecitamente utilizzate.
La vicenda rientra purtroppo nell’ambito del fenomeno della pesca illegale, a praticarla non sono in genere persone iscritte nei registri professionali, inoltre queste persone mettendo in vendita ciò che hanno illegalmente pescato in maniera altrettanto illegale mettono a rischio la salute di un eventuale consumatore in considerazione del fatto che non ci può essere sicurezza né sulla provenienza del prodotto né tanto meno sulle modalità di conservazione.