Auguri per l’inizio anno scolastico della dirigente dell’Its di Tropea
"Mi pare calzante porgere gli auguri per il nuovo anno scolastico invitando tutti a riflettere sul più trasgressivo comandamento cristiano: ”… amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per i vostri persecutori e calunniatori”. L’opportunità dell’esortazione è resa dal clima di tensione, di conflitto, di terrore e di morte che ci circonda, aggravato dalla tragedia calamitosa che ci ha coinvolti profondamente. Il male, anche quello espresso dalle forze contrarie della natura, sembra soverchiarci e lo smarrimento rischia di confonderci, ma se anche il mondo dell’educazione si lascia travolgere è veramente la fine!". E' quanto scrive il dirigente scolastico dell'Itis di tropea, Beatrice Lento.
"Quest’anno scolastico - continua la nota - si avvia nell’incertezza prodotta dalle novità della Riforma e il malessere serpeggia tra i docenti che devono gestire il cambiamento, a volte non condiviso o non ancora padroneggiato adeguatamente. Tanti insegnanti, poi, hanno dovuto sacrificare la famiglia sull’altare del lavoro, sballottati in tutta Italia senza la certezza di una rapida possibilità di ricongiungimento agli affetti e al contesto abituale di vita, con lacerazioni intense e strazianti. Come sempre il prezzo più alto lo paghiamo noi, gente del Sud, da sempre costretti a partire e questa volta con la borsa dei libri, dei documenti, e con l’immancabile PC e il cuore gonfio di lacrime e rammarichi.
Coraggio mi sento di dire ai tanti Calabresi “deportati” in tutta Italia, passerà! Questo momento difficile è solo una fase, breve io spero, di una professione nobile e affascinante che vi ripagherà dei sacrifici patiti.
Dalla sofferenza che fermenta nel mondo scolastico possano nascere fiori e frutti copiosi per il bene dei nostri giovani e della Comunità!
Ai docenti mi sento di ricordare che il primo passo del processo educativo è la relazione con lo studente ed il secondo è il suo riconoscimento: l’apprezzamento del suo valore, la fiducia nelle sue possibilità, la valorizzazione dei suoi punti di forza.
Quando parliamo con i nostri ragazzi guardiamoli bene negli occhi per capirli di più ed aiutarli a crescere, facciamogli comprendere che per noi sono importanti, che gli vogliamo bene, che possono fidarsi. Ci vuole cuore, insomma, nella nostra professione ci vuole sempre e comunque tanto cuore. Partiamo dal precetto cristiano dell’amore e accogliamo i nostri studenti…sempre, per porre le premesse di un’autentica relazione. Emozioniamoci davanti ad ognuno di loro, altrimenti non riusciremo ad educare.
Ai miei Colleghi Dirigenti, soprattutto a quelli delle Superiori, mi stringo empaticamente nella consapevolezza delle difficoltà enormi che ci attendono, non tanto dal punto di vista manageriale, sia pure delicato e complesso, quanto in riferimento al disastro del nostro territorio che non ha il supporto dell’Ente Locale Provincia né la vicinanza economica compensativa di Agenzie Formative facoltose. Coraggio anche a tutti noi!
E voi adorati Studenti, non dimenticate il valore emancipatore della conoscenza e gustate gli anni trascorsi con noi.
Ricordatevi che cittadini non si nasce ma si diventa e che la scuola è una vera palestra di vita, è il punto di partenza di un percorso esaltante, anche se in salita, in cui la libertà autentica si conquista attraverso l’esercizio dell’impegno, della partecipazione e della responsabilità.
Spesso si dice che Voi giovani non siete capaci di camminare da soli, di emozionarvi, ribellarvi, amare davvero…io non ci credo, io vi conosco e vi apprezzo e sono certa che ci darete una lezione straordinaria di consapevolezza, buona volontà e lungimiranza.
La sfida per la Scuola è questa: preparare i giovani a migliorare il mondo, distorto e compromesso dagli errori che noi adulti abbiamo commesso per egoismo, avidità e sete di potere.
La fiducia e l’ottimismo mi accompagnano ma anche la lucidità e non credo di sbagliare dichiarando che Voi Giovani ci salverete.
Auguri ai nostri Ragazzi e a tutta la Scuola di un anno felice… nonostante!".