Provincia Crotone, prosegue il lavoro di attività produttive dell’assessore Carbone

Crotone Attualità
Alessandro Carbone

Proseguono le attività dell’assessorato provinciale alle Attività produttive, guidato da Alessandro Carbone, volte all’avvio della rete degli sportelli per le attività produttive (Suap). Si tratta di organismi di semplificazione dei procedimenti amministrativi necessari per la vita delle imprese. Nelle scorse settimane, infatti, si sono svolti quattro incontri d’area, presso i comuni della nostra provincia e nella giornata di ieri, 4 novembre, un incontro plenario, alla presenza del Formez, finalizzato a definire la “zonizzazione” del territorio provinciale, propedeutica all’avvio degli sportelli comunali. L’esito delle consultazioni genera, nell’assessore Carbone, qualche perplessità in merito alla buona riuscita dell’azione. “Sono rammaricato –dichiara Carbone- per la scarsa partecipazione dei comuni agli appuntamenti di confronto sulla rete dei nascenti Suap, solo 10 dei 27 Comuni, infatti, hanno presenziato ai lavori degli incontri d’area. Ho registrato molto scetticismo sulla possibilità di strutturare gli sportelli, tanto nella parte politica che in quella tecnico-amministrativa. La Provincia di Crotone –prosegue l’assessore- ha formulato ai sindaci una proposta di aggregazione dei territori comunali, basata su criteri oggettivi quali il numero di imprese per ogni comune, la presenza di aree per il possibile insediamento produttivo, la contiguità territoriale, le eventuali precedenti esperienze di collaborazione tra i comuni e la presenza, in ogni aggregato territoriale, di almeno uno sportello per le attività produttive formalmente istituito. Questa scelta è stata definita da alcuni come anacronistica. Non comprendo il motivo di tale tesi visto che, sin dal 1990, con la legge 142 il concetto di gestione associata di servizi è presente nel nostro ordinamento e che tutte le norme che si sono succedute, fino alla recente manovra finanziaria legge 122/2010 che obbliga i comuni con meno di 5.000 abitanti a gestire in forma associata servizi essenziali, confermano la necessità di razionalizzare la spesa pubblica mediante la definizione di ambiti ottimali di erogazione di servizi pubblici. Ciò nonostante –prosegue Alessandro Carbone- intendo portare avanti il disegno di organizzazione degli sportelli comunali e del coordinamento provinciale, nel più ampio rispetto dell’autonomia dei sindaci circa la modalità di organizzazione della loro funzione, nel convincimento che l’avvio dei Suap, oltre che essere un obbligo previsto dalla legge, rappresenta una grande opportunità sia per i territori per potenziare il debole tessuto produttivo che per le amministrazioni locali di adeguarsi ai tempi di un mondo ormai globalizzato, nel quale il funzionamento della PA –conclude l’assessore provinciale alle Attività produttive- può rappresentare una variabile decisiva nella scelta localizzativa delle imprese”.