Giustizia: Pd, usare beni mafia per risolvere problema giustizia

Calabria Attualità

Affrontare l'emergenza della giustizia civile, riorganizzare gli uffici giudiziari, evitare il cronico sovraffollamento delle carceri e utilizzare i beni confiscati alla mafia per risolvere i problemi della giustizia: "Tutti argomenti di cui il Governo non parla, impegnato ad occuparsi dei problemi giudiziari del presidente del Consiglio e della separazione delle carriere", spiegano Andrea Orlando ed Emanuele Fiano, rispettivamente responsabile dei settori Giustizia e Sicurezza del Partito democratico, che oggi hanno incontrato i vertici della Procura e del Tribunale di Milano e illustrato le loro soluzioni. Non parlano di atteggiamento punitivo nei confronti della Magistratura da parte del Governo ma ne denunciano l'intenzione di "rendere intollerabile il funzionamento della Giustizia per poi lucrare su questa inefficienza". "I tagli potrebbero essere anche tollerabili, in una logica di vera riforma - hanno spiegato -. In questo caso, invece, si taglia e tutto rimane come prima, anzi peggiora". "Dei 18 milioni di euro raccolti con i beni confiscati alla mafia - denunciano - ne sono giunti solo 89 milioni al Ministero della Giustizia e altrettanti a quelli dell'Interno". "Tutto questo quando il lavoro per magistrati e personale aumenta ed e' destinato ad aumentare e, a Milano in particolare, c'e' una cronica carenza di personale amministrativo", dicono Orlano e Fiano.