Il rapporto tra la Calabria e la cultura Araba, se ne parla al Premio Anassilaos Giovani
Con la conversazione di Maurizio Loiacono, Premio Anassilaos Giovani 2016, sul tema "Reggio d'Arabia. La presenza araba a Reggio e in Calabra” che si terrà martedì 20 settembre alle 18 presso la Sala di San Giorgio al Corso, l’Associazione Culturale Anassilaos inaugura le iniziative autunnali del Sodalizio.
Attenendosi esclusivamente alle evidenze storiche il giovane relatore affronterà il complesso tema del rapporto, in Calabria, tra gli Arabi che dalla Sicilia effettuavano puntate rovinose sul Continente, e i Romei alla scoperta di una presenza (araba) molto più significativa di quanto si pensi.
Per 400 anni, durante il medioevo, gli Arabi sono stati parte attiva del tessuto sociale del territorio calabrese. Guerrieri e mercanti, contadini e muratori, tessitori e artigiani, spie e medici, spesso profughi in fuga da guerre e carestie.
Non deve stupire che questo mosaico della più variegata umanità abbia lasciato tracce indelebili nella cultura della più meridionale delle regioni d’Italia. Le lenti ideologiche deformanti con cui spesso si legge il passato fa si che questi fantomatici “musulmani”, siano stati ora denigrati e dimenticati, ora esaltati quali alfieri di una cultura luminosa, pur restando sostanzialmente sconosciuti e inascoltati, e sempre e comunque avvolti in una patina di stucchevole esotismo.
In questo presente carico di tensioni sociali, il fantasma dello "scontro di civiltà", e con esso la nascita di nuovi razzismi, mette in discussione la nostra idea di identità, di accoglienza e di incontro con lo straniero. Questa terra invece, con la sua storia, ha molto da dire e da raccontare e, a chi sa ascoltarla, consegna un messaggio di cui proprio oggi occorrerebbe fare tesoro.