Assemblea Legacoop, l’aspicio: alleanza tra istituzioni e organizzazioni
Una grande alleanza tra istituzioni, organizzazioni e operatori per rafforzare la cooperazione nell’agricoltura calabrese e creare nuove opportunità di crescita e di occupazione. E’ stato questo il filo conduttore che ha caratterizzato i lavori dell’assemblea regionale delle cooperative agroalimentari organizzata da Legacoop Calabria nella sede della cooperativa “Aoc” di Roccabernarda, in provincia di Crotone.
Il tema della convention, “l’agricoltura cooperativa in Calabria tra vincoli e opportunità”, ha fornito l’occasione per un costruttivo confronto a più voci concluso dal presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi, accompagnato dal vicepresidente Sergio Caselli.
In premessa l’assemblea, su input del presidente di Legacoop Calabria Angela Robbe, ha espresso incondizionata solidarietà alla cooperativa “Terre Joniche”, che gestisce terreni confiscati alla ‘ndrangheta a Isola Capo Rizzuto, colpita dall’ennesima intimidazione. “Un gesto vigliacco – ha dichiarato Luppi – che fa molto male e che richiede uno sforzo ancora più forte da parte delle istituzioni e di tutti noi per affermare la cultura della legalità”.
Dopo i saluti del sindaco di Roccabernarda Vincenzo Pugliese e, in rappresentanza della Provincia di Crotone, del sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi, il dibattito è entrato nel vivo con l’intervento della Robbe, che ha subito centrato il cuore della questione: “Per superare i limiti dell’individualismo e la debolezza sul mercato e per rilanciare l’agricoltura cooperativa è sempre più necessario mettersi insieme ma è necessario anche che tutti i soggetti competenti, compresi i cooperatori e le associazioni, facciano massa critica in vista di un obiettivo comune perché – ha aggiunto la presidente di Legacoop Calabria – non basta più dire che l’agricoltura è il settore trainante dell’economia calabrese se poi non si è conseguenti nei fatti”.
Molto articolata poi la relazione del responsabile regionale Legacoop agroalimentare Gaetano Potenzone, che ha elencato le criticità ancora esistenti nel settore come “i rapporti ancora non ideali tra gli operatori e le istituzioni e anche tra gli stessi operatori e la frammentazione dell’offerta”, sottolineando però che “non si deve essere pessimisti ma si deve puntare sulla cooperazione come lo strumento per superare limiti e ostacoli”.
Potenzone ha rimarcato il ruolo da protagonista che Legacoop Agroalimentare intende rivestire nel quadro della programmazione comunitaria 2014-2020 “che – ha aggiunto - rappresenta un banco di prova decisivo. Nella gestione dei fondi europei e anche del Masterplan bisognerà evitare gli errori del passato e puntare sull’efficacia e sull’efficienza dei progetti, sulla semplificazione delle procedure, sulla legalità e sul rispetto dell’ambiente”.
Su quest’ultimo punto si è soffermata anche l’assessore regionale Antonella Rizzo, che ha legato lo sviluppo dell’agricoltura anche a “un nuovo modo di governare il territorio, puntando come sta facendo la Giunta Oliverio agli obiettivi zero consumo del suolo e zero discariche”.
Dall’assemblea delle cooperative agroalimentari è partita anche una sorta di appello alle organizzazioni di categoria per migliorare le sinergie già avviate, appello raccolto sia dal presidente della Cia regionale Nicodemo Podella sia dal presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, che hanno poi posto l’accento sulla necessità di potenziare in Italia e in Calabria il segmento della filiera rappresentato dalla trasformazione e hanno sollecitato dalle istituzioni un maggior rigore nella tutela dell’autenticità dei prodotti nazionali e regionali.
Alla discussione ha portato il proprio contributo anche Franco Laratta, commissario di Ismea, l’ente economico del ministero dell’Agricoltura che finanzia progetti in tutt’Italia: “Le priorità, di cui sia lo Stato che la Regione devono farsi carico, sono soprattutto – ha spiegato Laratta - l’abbattimento dei vincoli di una burocrazia a tratti opprimente e forme di sostegno alla liquidità delle aziende agricole, che soffrono anche di una certa difficoltà nell’accesso al credito”.
Sulle strategie della Regione per l’agricoltura calabrese è intervenuto il consigliere regionale delegato del governatore Oliverio Mauro D’Acri, cha ha illustrato “la grande opportunità, che è anche l’ultima, dei fondi europei per lo sviluppo della Calabria” rilevando poi “la necessità di mettere sempre più in rete gli attori, anche se è già confortante il messaggio che esce da questa giornata: a differenza del passato, oggi ci sono imprenditori che sono pronti a collaborare anche con le istituzioni”.
Al tema della legalità ha posto attenzione Onofrio Maragò, responsabile Dipartimento Pesca di Legacoop Calabria, il quale, prendendo spunto dall’intimidazione alla coop “Terre Joniche”, ha lanciato l’idea di una legge regionale di sostegno, anche economico, alle aziende che gestiscono beni confiscati alle cosche e restano vittime di attentati.
A chiudere i lavori di un’assemblea che è stata molto partecipata l’intervento del presidente di Legacoop Agroalimentare nazionale Giovanni Luppi, che ha declinato alcune parole d’ordine che anche in Calabria vanno seguite: “Integrarsi, mettersi insieme e fare innovazione, perché così si liberano anche risorse importanti”. Luppi si è quindi soffermato sul delicato tema della distribuzione invitando tutti gli operatori a “fare sistema altrimenti rischiamo di sprecare una grande potenza di fuoco”, concludendo con uno “sprone” all’assemblea: “Se la cooperazione non si organizza, nei supermercati non ci si arriva. E la cooperazione – ha detto Luppi - nasce dal basso: e allora anche qui in Calabria bisogna andare in giro per campagne a promuovere la cooperazione. E’ un “lavoraccio” ma va fatto”.