Sanità: Proto, a Crotone necessitano strutture oncologiche
“A Crotone non esiste il reparto di oncologia. Nel 2010, gli operatori sanitari, medici e infermieri che si impegnano quotidianamente per assicurare le cure in day hospital, hanno registrato 700 malati oncologici, ed un altro centinaio vanno a curarsi altrove. Il che sta a significare che a fronte di un migliaio di ammalati, nel territorio provinciale non esistono strutture adeguate". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio provinciale di Crotone, Benedetto Proto, durante la giornata organizzata dall'Airc ricerca per i tumori, denunciando la gravissima condizione che i pazienti devono affrontare. "I pazienti di Crotone - aggiunge possono contare sull'impegno e sulla assidua volonta' dei medici presenti al San Giovanni di Dio, di un radioterapista che li visita una sola volta a settimana nelle ore del day-hospital, rimanendo comunque costretti ad affrontare viaggi stressanti per le cure fino a Catanzaro. Oggi e' palese che sia d'obbligo migliorare in tutto. La diagnostica e' sofferente, le terapie peregrinanti. Pazienti gia' fortemente provati fisicamente e psicologicamente devono recarsi a Cosenza, a Catanzaro, ad altre citta' italiane. Il tutto, mentre l'ospedale di Crotone serve soltanto da filo conduttore. Mancano i posti letto, non esiste la possibilita' della degenza notturna, se non smistando i pazienti oncologici in altri reparti con la evidente complicazione dell'assistenza e della presenza del personale specializzato. Cosi' come manca l'assistenza ai malati terminali, oggi persino le terapie di supporto finale, conosciute come cure del fine vita gravano sul day-hospital. Non un hospice puo' accogliere i tanti bisognosi alla fine della malattia, non un reparto ad alleviare le sofferenze delle terapie. Con una ricaduta anche sulle professionalita' che non hanno modo di operare e di aiutare i loro pazienti cosi' come sarebbe invece necessario. Infine, i bambini del territorio sembra siano maggiormente esposti rispetto al passato. Sono numerose le famiglie che da Crotone e dal suo territorio provinciale affrontano viaggi della speranza che possono durare mesi, anni, l'oncologia pediatrica a Crotone non e' attualmente applicabile. Mi sembra palese che alla ricerca bisogna affiancare la capacita' delle cure che nel territorio sono impedite da una gravissima carenza strutturale. Il nostro diritto alle cure sanitarie - conclude Proto - e' garantito costituzionalmente, e' un interesse diffuso per il quale tutti dobbiamo batterci ed ottenere risultati concreti".