Il Giorno del Dono, l’Asit incontra gli studenti del liceo “Lucrezia della valle”
L’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati), ente non profit con sede regionale a Cosenza, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione organizzata dal Centro Servizi di Volontariato in occasione del Giorno del Dono, ricorrenza istituzionalizzata dal Parlamento allo scopo di costruire una cultura condivisa del dono nel giorno - il 4 ottobre - già simbolo della pace, della fraternità secondo gli insegnamenti di S. Francesco d’Assisi.
Nell’aula magna del liceo cosentino “Lucrezia Della Valle” di piazza Amendola mercoledì mattina, dopo i saluti della Dirigente Scolastica Loredana Giannicola, la Presidente dell’ASIT Rachele Celebre ha introdotto l’argomento con una canzone di Renato Zero, le cui parole -“La vita è un dono che devi accettare, condividere, restituire” - risultano appropriate per parlare del delicato tema della donazione degli organi.
A seguire la relazione della dott.ssa Rita Roberti, Dirigente Medico dell’U.O. Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Cosenza e Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, oltre che vicepresidente dell’Asit.
“La donazione degli organi quando la nostra vita si conclude - ha detto la dott.ssa Roberti - è un dono supremo perché un trapianto restituisce ad una persona costretta alla dialisi una vita normale”.
“C’è un punto critico: non c’è trapianto se non c’è donazione” ha aggiunto la dott.ssa Maria Vigna, Dirigente Medico del reparto di Anestesia e Rianimazione, Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, che ha indicato nella scarsa comunicazione e nella mancanza di una scelta consapevole le criticità del percorso donazione.
Sul significato del dono e sui modi per attuarlo si sono soffermati anche i responsabile dell’Unità di Raccolta Avis di Cosenza Dott. Roberto De Napoli e Dott.Ubaldo Lupia.
Sensibilizzare e informare i giovani e le loro famiglie sulla cultura del dono in tutte le sue forme rappresenta un piccolo ma fondamentale passo verso una società aperta alla solidarietà e alla sussidiarietà.