Camera Commercio Crotone: i dati sulla demografia delle imprese artigiane

Crotone Attualità

L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del terzo trimestre del 2010 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell'anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell'economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia. In lieve recupero le imprese artigiane Nel III trimestre 2010 si registra un lieve aumento dello stock delle imprese artigiane che guadagnano 8 unità attestandosi su un totale di 3.509 imprese. Le nuove iscrizioni (47), seppure contenute, sono superiori alle cessazioni (36 - al netto delle cancellazioni di ufficio) facendo registrare un tasso di sviluppo positivo dello 0,31%.

Andamento per settore di attività: In valore assoluto si registrano saldi positivi, seppure esigui, nel settore altre attività di servizi (+6 imprese ed un saldo dell’1,65%); agricoltura, silvicoltura e pesca (+2 imprese ed un saldo pari all’8%); noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (+2 unità e saldo del 4,35%); commercio ingrosso e dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli (+2 imprese ed un saldo dello 0,68%); manifatturiero (+2 unità e saldo pari allo 0,22%). Saldi negativi, invece, per le costruzioni (-3 unità e saldo di crescita negativo pari a -0,22%), e trasporto e magazzinaggio (-1 impresa e saldo pari a -0,41%). Il comparto artigiano rimane composto prevalentemente da imprese operanti nelle attività di tipo tradizionale ed in particolare il 38,6% delle imprese artigiane opera nel settore delle costruzioni, il 25,4% nel manifatturiero, il 10,5% nelle altre attività di servizi. A seguire, l’8,4% opera nel commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli, il 6,9% nel trasporto e magazzinaggio, il 5,1% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Il 5,1% è costituito dai rimanenti settori. Andamento per forma giuridica: La ditta individuale, in aumento rispetto all’ultima rilevazione dello 0,26% (+8 unità), rimane la forma giuridica più diffusa tra le imprese artigiane rappresentando l’86,5% del totale con ben 3.034 unità. In crescita anche le società di capitali che presentano un tasso di sviluppo pari al 2,41%; più modesta la crescita delle società di persone 0,26% mentre rimane invariata la situazione delle altre forme giuridiche. Il sistema artigianale provinciale risulta, quindi, composto per l’86,5% da ditte individuali, per il 10,8% da società di persone, per il 2,4% da società di capitali e per il restante 0,3% da imprese con altre forme giuridiche.

Andamento per settore di attività

In valore assoluto si registrano saldi positivi, seppure esigui, nel settore altre attività di servizi (+6 imprese ed un saldo dell’1,65%); agricoltura, silvicoltura e pesca (+2 imprese ed un saldo pari all’8%); noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (+2 unità e saldo del 4,35%); commercio ingrosso e dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli (+2 imprese ed un saldo dello 0,68%); manifatturiero (+2 unità e saldo pari allo 0,22%).

Saldi negativi, invece, per le costruzioni (-3 unità e saldo di crescita negativo pari a -0,22%), e trasporto e magazzinaggio (-1 impresa e saldo pari a -0,41%).