Agguato nel vibonese, si indaga in ambienti crimine organizzato
Il cadavere di Cosimo Congiusti, l'uomo ucciso ieri sera in un agguato a Nicotera, nel vibonese, su ordine del magistrato di turno Michele Sirgiovanni, che segue le indagini, e' stato rimosso e trasportato all'obitorio di Vibo Valentia dove questo pomeriggio sarà sottoposto ad autopsia da parte del patologo legale Katiuscia Bisogni. L'uomo, che sarebbe stato legato al clan Mancuso del limitante comune di Limbadi, con precedente per usura, estorsioni, traffico internazionale di droga, era stato ucciso in serata in un agguato di tipico stampo mafioso dinnanzi al cancello della sua abitazione, "Villa Maria", a Nicotera Marina. Persone appostate in un angolo buio a bordo di un'autovettura gli hanno sparato alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni che lo hanno attinto alle spalle e alla testa proprio mentre, dopo essere sceso dalla bicicletta, stava entrando in casa. L'uomo svolgeva l'attività di commerciante ambulante di pelletterie. Il 17 novembre del 2009, un nipote della vittima, Gregorio Congiusti', uccise un giovane. Per tutta la notte i carabinieri, diretti dal tenente Francesco Di Pinto, comandante della Compagnia di Tropea, hanno indagato negli ambienti della malavita locale controllando l'alibi di numerose persone. Sul luogo anche gli agenti della squadra mobile di Vibo Valentia, diretti dal vice questore Maurizio Lento.