Magorno (Pd), bilancio Provincia di Catanzaro: ottimo lavoro
“L’approvazione dello schema di bilancio 2016, con ampio margine di condivisione, rappresenta la conferma dell’ottimo lavoro amministrativo e politico condotto dal presidente della Provincia, Enzo Bruno, che ha saputo cogliere in maniera autentica lo spirito della legge di riforma Delrio, operando in maniera proficua per tutto il territorio con il sostegno di un consiglio provinciale coinvolto in maniera collegiale". E' quanto scrive Ernesto Magorno Segretario regionale Pd Calabria.
"Le congratulazioni al presidente Bruno - continua la nota - non sono formali. L’approvazione del bilancio di previsione, in questa fase assai delicata, permette il raggiungimento di un obiettivo fondamentale per gli 80 comuni della provincia: la garanzia del mantenimento dei servizi e la possibilità di dare risposte alle istanze della collettività. I risultati raggiunti dall’Ente intermedio guidato da Bruno sono sotto gli occhi di tutti, e non erano affatto scontati: si tratta di esempi di buona amministrazione e di grande determinazione nella difesa delle prerogative del territorio calabrese che hanno fatto di questa Provincia un punto di riferimento dal peso ‘importante’ anche ai tavoli romani".
"Posso, quindi, capire - prosegue il segretario Dem - l’acredine del consigliere regionale Domenico Tallini che non riesce a rassegnarsi nemmeno davanti ai tanti risultati amministrativi ottenuti, alle tante battaglie condotte e vinte nell’interesse esclusivo del bene comune, alla realizzazione di tanti interventi per la sicurezza delle strade e delle scuole di questo territorio. Preferisce avventurarsi in analisi numeriche fuori luogo perché decontestualizzate e frutto di una visione distorta della realtà: sessanta sindaci su ottanta hanno espresso un “sì” al bilancio di previsione che rappresenta in maniera plastica la concreta vicinanza al presidente Bruno".
"Un “sì” - ribadisce Magorno - che conferma la fiducia al presidente e tanto spaventa Tallini, che nel disperato tentativo di screditare il progetto politico-amministrativo ampiamente condiviso dal Pd, si affida alla contestazione di sette sindaci che in ordine sparso non riescono nemmeno a trovare ragioni concrete per contestare il bilancio. Questa è la storia di un centrodestra confuso e diviso, in continuo declino che annaspa e nel tentativo di restare a galla si aggrappa alle visioni matematiche del suo leader dimezzato”.