Grande partecipazione alla presentazione del libro “Popoli di mare”
Imperi perduti. Battaglie impressionanti. Eventi epocali. Antiche religioni. Guerrieri e migrazioni di popoli. Distruzioni di interi regni. Eroi. Miti scomparsi e dimenticati. Sono i temi del libro “Popoli di mare” di Oreste Kessel Pace, presentato domenica scorsa a Bagnara Calabria. Presentazione che, organizzata da Roberta Macrì e dalla libreria De Maio, ha ottenuto grande successo.
Pace ha risposto alle domande dei presenti, tracciando la sintesi di un immenso lavoro che lo vede impegnato da oltre venti anni, quello della storia delle civiltà pre-italiche, non solo calabresi. In particolare, il saggio di stampo storico antropologico, dal titolo: “popoli del mare: Cenni preliminari” con oltre cento immagini, tabelle e traduzioni di antichi papiri, tavolette, steli e menhir di civiltà antiche come quella Egizia, Ittita e Sumera indaga sulle coalizione di civiltà che dalla odierna Italia hanno invaso il bacino del Mediterraneo inferiore a partire dal quarto millennio a.C.
Il libro ha avuto un successo importante non solo in Italia, con due edizioni in quattro mesi e riconoscimenti prestigiosi persino in Sardegna con il “Premio Internazionale Popoli del Mare” dedicato alle opere sullo studio delle Civiltà Antiche. Con alle spalle libri come S. Elia Juniore, Artemide, Scilla (due edizioni), Rhegion, Mythos e SaN Rocco (due edizioni) venduti anche all’estero, oltre venti anni di impegno culturale e storico scientifico, organizzatore di Simposi internazionali, Oreste Kessel Pace è considerato tra i più importanti autori calabresi viventi e menzionato tra gli “uomini illustri” della città di Palmi. Lo scrittore di Palmi (già Premio “Calabria”, “Fata Morgana”, “Cultura” e con ben tre riconoscimenti alla carriera ed all’impegno culturale) consegna un saggio sulle civiltà antiche del Mediterraneo.
Il libro, dunque, traccia la storia della coalizione di civiltà (di origine anatolica e indoeuropea precedente al III millennio e stanziatasi anche nei territori dell’attuale Europa) che, per una serie motivi di ordine naturale e sociale, invadono il Medio Oriente, entrando in collisione con i grandi imperi (ad esempio gli Egizi) e provocando sia la scomparsa di alcuni di essi, sia il decadimento e la rinascita con nuove caratteristiche di nuovi popoli (ad esempio i Fenici).
“Sono particolarmente felice di essere stato invitato a parlare dei miei studi a Bagnara Calabra, dall’amica Macrì” ha rivelato Pace “in quanto è una città nella quale sono stato chiamato più volte per far fronte ad impegni culturali e che, di conseguenza, considero positivamente. Spero di poter presentare anche i miei prossimi lavori che vedranno la luce nel 2017.”