Diritto alla salute, manifestazione di protesta a Rossano

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Tanta partecipazione, nella serata di martedì 13 dicembre, alla manifestazione di protesta, davanti al Palazzo di Città a Rossano, dov'era in programma il consiglio comunale monotematico sulla sanità al quale era stato invitato anche il Governatore della Calabria Mario Oliverio, per rivendicare il diritto alla salute e, soprattutto, una sanità migliore nella Sibaritide.

Oliverio, per motivi di salute, non ha potuto raggiungere la città bizantina per partecipare alla seduta consiliare. Sono arrivati, invece, alcuni funzionari dell'ASP di Cosenza e l'on. Franco Pacenza che ha la delega alla sanità all'interno della Regione Calabria. Si sono vissuti momenti di tensione, durante l'intervista di Pacenza rilasciata a Rai 3 Calabria, dove alcuni cittadini, esasperati per la criticità che si registra quotidianamente negli ospedali del territorio quali: Corigliano e Rossano, hanno infierito contro il rappresentante del Governo regionale della Calabria.

Grazie al pronto intervento dei Carabinieri della Stazione di Rossano centro e degli agenti della Digos del Commissariato di Rossano, si è evitato il peggio. I manifestanti, subito dopo, hanno invaso la sala consiliare per partecipare all'assise pubblica convocata per discutere delle problematiche della sanità pubblica nell'intera fascia jonica cosentina.

Questa, a causa delle continue proteste dei tanti cittadini, è stata rinviata. Alla simbolica manifestazione di protesta erano presenti, oltre a molti abitanti del luogo e di tanti altri provenienti da alcuni comuni dell'intero territorio, diversi comitati spontanei, ma anche una nutrita rappresentanza dei Verdi, di Noi con Salvini, Rossano Prima di Tutto, Movimento 5 Stelle, Rossano Futura, Fratelli d'Italia, Rossano Pulita, Movimento Terra e Popolo.

Tutti uniti, dunque, per rivendicare una sanità migliore e, soprattutto, il diritto alla salute. Continua, ancora oggi, il dilagante fenomeno dei cosiddetti "viaggi della speranza" per molti calabresi, in altre strutture sanitarie del centro-nord Italia, per curarsi. Un dato preoccupante che, ad ogni modo, deve far riflettere l'intera classe politica nazionale e regionale. I cittadini chiedono, a gran voce, più diritti e di vivere, soprattutto, in una società dove ci siano più servizi e meno disservizi, in diversi settori (in primis nel comparto sanitario), al fine di intravedere un domani con più certezze e con tanti benefici.