Caccia e gelo, Legambiente: “Si blocchi attività venatoria”
Neve e gelo imperversano in tutta la Calabria, fino alle coste più meridionali. Con le basse temperature e i terreni ricoperti dalla neve e dal ghiaccio numerose specie di uccelli e mammiferi selvatici faticano a reperire cibo e rifugio, condizioni che spesso risultano fatali. Se si aggiunge il fatto che gli animali in queste condizioni tendono a spostarsi e concentrarsi in aree normalmente non vocate, alimentandosi anche in pieno giorno e in aree aperte, lasciando tracce ben visibili, il “normale” prelievo venatorio risulta di gran lunga più impattante.
“Visto il perdurare delle precipitazioni nevose, crediamo - affermano gli esperti di Legambiente Calabria e della Stazione Ornitologica Calabrese - che sia indispensabile concedere alla fauna selvatica un periodo di tregua, considerato che, per i suoli innevati (anche parzialmente), sia la legge sulla caccia, che il calendario venatorio 2016/2017 della Calabria, prevedono il divieto di caccia”.
Gli episodi di bracconaggio segnalati in questi giorni alle rispettive sedi delle associazioni evidenziano, ancora una volta, la mancanza di etica e sensibilità in alcune frange del mondo venatorio. “Considerate le norme, ci auguriamo - dichiarano Legambiente Calabria e della Stazione Ornitologica Calabrese - che ci sia buon senso da parte dei cacciatori e rispetto per i divieti. Chiediamo ai preposti uffici regionali provvedimenti urgenti, contando sull’intensificazione di controlli e sanzioni per i trasgressori”.