Pcl: “Gli aeroporti di Reggio e Crotone non devono chiudere”

Calabria Politica

"La scadenza dell’esercizio provvisorio e la questione della gestione dei servizi sono problemi che devono essere risolti rapidamente. Ma oltre l’emergenza è sempre più chiaro che non ci troviamo davanti alle difficoltà di soli due scali; tutto il settore del trasporto aereo è in una situazione di crisi profonda. La mobilitazione di questi giorni non deve racchiudersi in un ambito campanilistico in cui predominano visioni interclassiste e indirizzi populistico-reazionari già tragicamente presenti in Calabria".

Lo ribadisce in una nota il Partito comunista dei lavoratori dicendosi attento alla problematica ma, dice, “in un orizzonte diverso: Costruire l’unità di tutti coloro che sono colpiti (a partire dai lavoratori) da questa crisi; Impegnare i sindacati (a partire dalla CGIL) per la convocazione di una conferenza nazionale sul trasporto aereo da tenersi a tempi strettissimi a Reggio Calabria con una contemporanea mobilitazione di massa; Battersi per realizzare un piano del trasporto aereo finalizzato anche ai traffici nel mediterraneo che superi la logica del mercato e delle privatizzazioni che sono vera causa della crisi odierna e porre anche questo settore sotto il controllo dei lavoratori”.

Pe ril Pcl, dunque, “C’è bisogno di politica, una politica diversa, che ponga anche per questi problemi l’obiettivo della costruzione di un governo espressione dei lavoratori e diretto da loro”. Il partito infine denuncia quella che definisce una “grave violazione di un elementare diritto democratico di cui sono responsabili tutti coloro che non hanno fatto sentire la propria voce in questa mobilitazione”.