‘Ndrangheta: rinvenuto un “covo” per latitanti a Ciminà
Un “covo” per latitanti delle dimensioni di 4,5x 3 metri ed altro circa 2,5 metri, completo di arredi in plastica, ambiente cucina, quattro letti con materassi, di cui uno con una catena ancorata alla rete da letto: è quanto scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Locri, e in particolare da quelli della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, in un terreno demaniale dell’entroterra del comune di Ciminà.
Il caseggiato era completo di impianto elettrico, idrico e di areazione, con una caldaia annessa al box doccia. L’accesso, nascosto dalla fitta vegetazione, era consentito mediante una porta mimetizzata. All’interno del manufatto, probabilmente ancora in uso alle cosche locali di ndrangheta come deposito di armi e munizioni, sono stati inoltre ritrovati, in ottimo stato di conservazione, 2,5 Kg di polvere da sparo; 2 ottiche per fucile di precisione; oltre 900 cartucce di vario calibro e tipo; una rastrelliera per fucili con olio lubrificante per armi; numerosi capi di abbigliamento maschile per l’ambiente montano; creme di mascheramento, torce e lampade a batterie e viveri di conforto, generi alimentari e farmaci vari.
Secondo i Carabinieri, il rifugio ha tutte le caratteristiche per essere considerato un “covo” per latitanti alla macchia da anni, o per essere stato utilizzato, in anni passati, per la custodia dei sequestrati, cosa confermata dal rinvenimento della catena ancorata al letto. Tutta l’area è stata sottoposta a sequestro così come il materiale rinvenuto.