S’incassava i soldi delle tasse: ‘beccato’ funzionario infedele delle Entrate

Catanzaro Cronaca

Un funzionario della direzione provinciale di Catanzaro dell’Agenzia delle Entrate interdetto per un anno ed indagato per peculato, falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici ed uso abusivo di sigilli e strumenti vari.


Il provvedimento, eseguito dai finanzieri del capoluogo, riguarda un addetto allo sportello cosiddetto di “front office” dell’Agenzia di riscossione. Secondo gli investigatori, utilizzando delle copie di timbri cartacei di istituti bancari, avrebbe fatto risultare come eseguiti dei pagamenti che, in realtà, non venivano mai effettuati e tenendo per se il denaro destinato all’erario come pagamento delle imposte.

Le indagini, dirette dalla Procura, le investigazioni tecniche e la perquisizione sia nell’agenzia che personale a carico dell’indagato, hanno permesso di verificare le prove evitando che il funzionario si appropriasse di un’altra cifra, intascandola dopo aver assicurato ad un ignaro contribuente l’avvenuto pagamento di un modello F24.

Il Gip del tribunale ha così emesso il provvedimento con il quale il dipendente dell’Agenzia delle Entrate è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per dodici mesi. Eseguito inoltre un sequestro preventivo per equivalente, in particolare di denaro, di quanto corrisposto dai contribuenti che erano all’oscuro di tutto.

La Guardia di finanza, in quest’occasione, ha voluto rammentare ai contribuenti che i tributi dovuti all’erario, in via generale, vanno pagati presso gli sportelli bancari e postali “utilizzando gli appositi modelli f24, in quanto gli uffici dell’agenzia delle entrate non sono abilitati ad effettuare operazioni di cassa”. Eventuali contribuenti che, in passato, si fossero trovati in situazioni simili a quelle descritte sono invitati a rivolgersi alle Fiamme Gialle o agli organi di polizia in genere.

La misura interdittiva di oggi è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del sostituto Graziella Viscomi, della Procura di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri.