Rossano, attesa per la commedia “Ppe curpa du Caputrenu”

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Per il Premio Città del Codex, dopo l'evento di venerdì 10 Marzo, con la sesta compagnia in concorso, i “Teatro nuovo”, cresce l’attesa per lo show di Uccio De Santis “Vi racconto il mio Mudù”, in programma per Venerdì 24 Marzo.

Una lunga vacanza è una commedia esilarante che ha un tema molto serio: l’abbandono di un anziano in un istituto di riposo. Un problema grave che rimane tale, anche se viene qui affrontato in chiave comica, attraverso una commedia dialettale, che riesce lo stesso a far riflettere gli spettatori su questo fenomeno assai diffuso e troppo spesso dettato da egoismi e opportunismi di sorta, piuttosto che da vere esigenze.

In una rovinosa casa di riposo gestita dall’impeccabile infermiera Lina e da suo marito il prof. Angelo Della Morte, è stato “parcheggiato” il protagonista che troverà un modo davvero particolare per avere la meglio sui parenti tornati a visitarlo, ma solo per farsi delegare alla riscossione di un grosso capitale maturato nel corso degli anni in cui è rimasto in “sosta forzata”.

Il finale è a sorpresa, con il protagonista che ottiene la sua rivincita ribaltando le sorti del suo stato di ‘cattività’ e quello degli altri anziani abbandonati come lui nell’istituto che, peraltro, si scoprirà essere un’attività fraudolenta gestita da finti professionisti. Una commedia tragicomica con un fondo di verità, per ridere e riflettere.

La Compagnia Teatro Nuovo nasce sostanzialmente dalla fusione parziale di due gruppi teatrali nati negli anni ’80: i Posattori ed alcuni componenti principali di Ideateatro e inizia il suo percorso nel Novembre 2011.

Intanto, anche la quinta serata (venerdì 24 febbraio scorso) della Stagione teatrale “Sipario d’Oro” premio nazionale di teatro comico “Codex Città di Rossano”, ha riscosso grande successo di critica e presenze, per la commedia “Ppe curpa du Caputrenu”, portata in scena dalla Compagnia “I Commedianti” di Soveria Mannelli, di Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber, rielaborata in dialetto calabrese da Gino Capolupo.