Imprenditore ritenuto “contiguo” al clan Arena, scatta la confisca
Un patrimonio di circa 21 milioni di euro è stato confiscato dalla Guardia di Finanza di Crotone all’imprenditore Francesco Anselmo Cavarretta, soggetto ritenuto dagli inquirenti come contiguo alla cosca di ‘ndrangheta della famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto. All’uomo è stata anche applicata la Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno per tre anni.
Cavarretta è stato condannato in via definitiva, nel febbraio del 2015, per trasferimento fraudolento di valori. Nel luglio del 2016 era stato eseguito, sempre da parte delle Fiamme Gialle Pitagoriche, il sequestro anticipato di beni mobili, immobili ed aziende ritenuti nella disponibilità diretta ed indiretta dello stesso imprenditore che secondo gli inquirenti si sarebbe inserito nell’economia legale, favorito da soggetti considerati come intranei alla criminalità organizzata, e che avrebbe utilizzato liquidità finanziarie ingenti che sarebbero però frutto di proventi illeciti derivanti da contributi statali, europei e rimborsi Iva.
A questo risultato i militari sono arrivati avendo eseguito delle complesse indagini di polizia giudiziaria ed economico finanziaria supportate anche da accertamenti bancari.
La confisca di oggi ha riguardato numerosi beni immobili e diversi esercizi commerciali - organizzati in compagini societarie a responsabilità limitata che operano nel settore turistico, alberghiero, della ristorazione, ma anche bar e attività simili - oltre che diverse quote societarie relative ad imprese attive nel crotonese e a Milano, Firenze, Parma, Pisa e Vibo Valentia.