Aeroporto Reggio, Alitalia avanza crediti dalla Regione

Reggio Calabria Infrastrutture

Ammonterebbero a 1,853 milioni di euro i crediti che Alitalia avanza dalla Regione Calabria. È quanto ha anticipato l’Ansa in una nota riferita alla situazione dell’aeroporto dello Stretto. A rendere nota la notizia è stato l’amministratore delegato di Alitalia Cramer Ball che ha esposto l’excursus delle comunicazioni tra l’azienda e la Regione.

Secondo Ball sarebbero stati numerosi gli incontri tra le parti, incontri durante i quali Alitalia avrebbe “rappresentato l’insostenibilità degli operativi, pur assicurando piena disponibilità a proseguire le operazioni a fronte di un forte coinvolgimento istituzionale nella ricerca di misure idonee a garantire la continuità dei voli ed evitarne la chiusura. Purtroppo in ben quindici mesi non si è registrato alcun sostanziale progresso a riguardo”.

Nella lettera inviata all’Ansa Ball ribadisce la disponibilità a “valutare eventuali nuovi scenari, misure e forme di incentivazione di immediata attuazione” per ripristinare “in maniera sostenibile” i voli con Reggio Calabria.

I crediti avanzati da Alitalia sarebbero riferiti “ad attività di marketing scaduti ormai da due anni”: sul pagamento di queste somme Alitalia avrebbe “ricevuto rassicurazioni sul pagamento”, ma gli “impegni non si sono comunque mai concretizzati”. Ball ricorda che “fino a pochi giorni fa l’aeroporto di Reggio Calabria – oggi affidato alla gestione della Sacal – era soggetto a procedura fallimentare, situazione che nel tempo ha impedito di negoziare possibili accordi di incentivazione”. Inoltre ricorda che nel dicembre 2016 la Regione si era impegnata a “facilitare eventuali soluzioni per il trasferimento del personale Alitalia attualmente impiegato presso l’Aeroporto Tito Minniti ad una società di handling terza, con conseguente riduzione dei costi per circa 2 milioni di euro”.

Per garantire la sostenibilità delle operazioni da/per Reggio Calabria, Alitalia riconferma comunque la propria apertura “ad operare in regime di continuità territoriale, come già fatto in passato sulla rotta Torino-Reggio Calabria fino al 2014”, sottolinea Ball, ricordando che il riconoscimento della continuità territoriale dipende “esclusivamente dagli enti locali e dalle istituzioni nazionali preposte”.