Tendopoli di San Ferdinando, fatto il punto sui lavori: si pensa all’albergo diffuso
Un’altra riunione per aggiornarsi sullo stato di attuazione delle iniziative stabilite per sperare le criticità nella tendopoli di San Ferdinando è stata convocata aggi pomeriggio dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. Obiettivo, come dicevamo, è quello di verificare come procede le messa in campo del Protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio dell’anno scorso tra l’ufficio di governo, la Regione, la Provincia reggina, la Croce Rossa Italiana, i Comuni di San Ferdinando e Rosarno, la Caritas Diocesana di Oppido Mamertina e gli Organismi Umanitari Emergency e Medu.
Nell’incontro si è fatto il punto, in particolare, sulla necessità che la struttura in costruzione venga gestita da una società di servizi in grado di fornire agli ospiti ogni tipo di apporto umanitario, psicologico, di mediazione linguistica e culturale, ma anche la sorveglianza sanitaria e una regolamentazione interna degli spazi comuni e dei servizi. L’Area esterna della tendopoli sarà, invece, costantemente presidiata e monitorata dalle Forze dell’Ordine.
Per meglio integrare le esigenze dell’accoglienza con quelle dell’ordine pubblico, si sta lavorando anche sulla possibilità di realizzare, nella Piana di Gioia Tauro, forme di accoglienza diffusa, il cosiddetto “albergo diffuso”, in modo limitare gli effetti derivanti dalla eccessiva concentrazione di migranti in una sola zona.
Alla riunione di oggi hanno partecipato il Questore del capoluogo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e altri rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Regionale, il Sindaco di San Ferdinando e l’Assessore all’Immigrazione del Comune di Rosarno, oltre ai referenti locali delle Associazioni di volontariato che si occupano di immigrazione.