Vertenza Province: l’Upi Calabria a Roma per sbloccare le emergenze
Le misure necessarie ad assicurare alle Province la possibilità di continuare a garantire i servizi essenziali ai cittadini, e la loro stessa sicurezza: è questo il tema all’ordine del giorno dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra una delegazione dell’Unione nazionale delle Province d’Italia e i rappresentanti del Governo.
Nella delegazione Upi, guidata dal presidente Achille Variati, che ha incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, il Sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta e il Sottosegretario agli Affari regionali, Gian Claudio Bressa, anche il presidente dell’ente di Catanzaro e presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno. Inoltre, Carlo Riva Vercellotti, vice presidente Upi e presidente Provincia di Vercelli, Nicola Valluzzi, presidente Upi Basilicata e presidente della Provincia di Potenza, Antonio Di Marco presidente Upi Abruzzo e presidente della Provincia di Pescara.
L’Upi nazionale ha rinnovato ai rappresentanti del Governo l’appello ad inserire nel Decreto Legge in via di definizione norme finalizzate a sbloccare la drammatica situazione finanziaria degli Enti intermedi, misure urgenti che consentano di restituire con urgenza autonomia organizzativa e gestionale ad una istituzione costitutiva della Repubblica.
Nel corso dell’incontro interlocutorio, i sottosegretari Boschi, Baretta e Bressa hanno confermato la disponibilità del Governo a proseguire nel confronto per trovare soluzioni che superino l’attuale momento di grave crisi. La mancata definizione in tempi brevi della “vertenza Province” ha già mandato in crisi per mancanza di risorse il sistema dell’istruzione secondaria e la fitta rete viaria provinciale.
Il Governo ha mostrato aperture rispetto alla possibilità di prevedere nel decreto Legge Enti locali alcune norme che riguardano l’organizzazione del personale e la gestione dei bilanci. Quanto alla grave emergenza finanziaria, invece, pur mostrando disponibilità a garantire risorse sia per la gestione corrente delle scuole e delle strade che per gli investimenti, non ha quantificato l’ammontare di questi fondi.
C’è da ricordare che secondo la Società del Ministero dell’Economia e della Banca d’Italia, alle Province mancano 651 milioni per la sola spesa necessaria ad assicurare le funzioni fondamentali. Gli Enti intermedi continueranno in tutto il Paese la mobilitazione, avviata lo scorso 13 marzo scorso con il deposito di esposti cautelativi in tutte Procure della Repubblica, della Corte dei Conti e delle Prefetture d’Italia per tutelare le Amministrazioni, per sollecitare Governo e Parlamento all’individuazione delle soluzioni da mettere in atto per superare questo momento di difficoltà ed incertezza.