Le gemme del March. Un tesoro tutto da scoprire

Catanzaro Tempo Libero

Il March, Museo Archeologico e Numismatico Provinciale di Catanzaro, nei giorni scorsi, è stato al centro dell’attenzione di un’importante ed interessante indagine archeometrica condotta dall’Università della Calabria su alcune gemme appartenenti alla collezione storica del museo e provenienti dalle ricerche effettuate nell’ultimo trentennio dell’Ottocento dalla Commissione Conservatrice per le Antichità della Provincia.

La scelta del March non è stata casuale in quanto in esso sono custodite pregiate gemme mai interessate, in precedenza, da indagini composizionali. Il progetto diagnostico, che ha consentito di definire con precisione la tipologia mineralogica - prima incerta - delle gemme, è stato accolto favorevolmente dall’Amministrazione Provinciale ed è stato conseguito grazie alla collaborazione con la 4Culture, soggetto gestore del Museo, ed ad Alessandro Russo, curatore scientifico del progetto di riallestimento.

Le indagini sono state eseguite con un’avanzata strumentazione Raman portatile nell’ambito della tesi di laurea della studentessa Francesca Cirillo, del Corso di Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali dell’Unical. La supervisione scientifica delle indagini è stata curata da Enzo Cazzanelli e da Domenico Miriello afferenti, rispettivamente, al Dipartimento di Fisica e al Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Unical.

La strumentazione utilizzata ha consentito di fornire, oltre ad una sicura identificazione delle gemme, anche informazioni addizionali sulla purezza, la perfezione del cristallo ed altre interessanti caratteristiche. E le sorprese tanto attese non sono di certo mancate!

I docenti dell’Unical hanno evidenziato l’importanza delle indagini diagnostiche, finalizzate alla risoluzione di complessi problemi archeometrici. Grazie ai progressi scientifici, che negli ultimi anni hanno consentito di aumentare notevolmente la portabilità di apparecchiature prima presenti soltanto presso i centri di ricerca, oggi è possibile supportare in situ gli archeologi e rispondere definitivamente a quesiti che riguardano la natura dei materiali presenti nei musei.

Il March è tra i primi musei calabresi ad aver accolto favorevolmente questa collaborazione che potrebbe essere riproposta anche in seguito su numerosi reperti esposti.

I dati, per ora coperti dal riserbo scientifico, saranno presto sveltati e riserveranno importanti sorprese che aggiungeranno lustro ai reperti custoditi nel prezioso Museo Archeologico e Numismatico Provinciale di Catanzaro. Il March è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13.