Ex dipendente delle Poste svuota il conto a una coppia d’anziani: prosciugati i risparmi
60 mila euro spariti dal conto corrente di una coppia di anziani. Una bella somma “sfumata” nel giro di un solo mese. Il fatto risale all’agosto-settembre del 2015.
Nell’anno successivo i due coniugi, accortisi dell’ammanco, si erano rivolti ai carabinieri. L’anziano aveva spiegato ai militari dell’amara sorpresa dopo aver fatto un controllo sul conto, cointestato con la moglie e dove vi erano depositati i risparmi di una vita: ora vi rimanevano solo pochi centesimi.
Sul conto, inoltre, la coppia vi aveva versato anche soldi che derivavano principalmente dalla dematerializzazione di alcuni buoni fruttiferi postali scaduti nel 2015. Agli investigatori l’anziano aveva anche ribadito di non aver mai attivato alcuna carta di credito o bancomat: non era in grado di gestirli, data l’età, aveva ammesso candidamente.
I Carabinieri hanno così iniziato ad indagare scoprendo che dal conto corrente erano stati effettuati dei consistenti prelievi di denaro e che allo stesso erano anche abbinante due carte Poste Pay, utilizzate per varie spese.
È proprio verificando i movimenti di quest’ultime che gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dell’utilizzatore che, probabilmente sentendosi sicuro di non essere scoperto, tra i tanti acquisti fatti aveva prenotato, incautamente, anche una camera d’albergo in una città siciliana tramite un sito internet a cui aveva fornito nome e cognome e numero telefono, per procedere così alla conferma.
Risaliti all’uomo, un 34enne della locride ex dipendente di Poste Italiane, è stata perquisita la sua casa dove sono stati ritrovati una scheda sim relativa all’utenza utilizzata per prenotare l’albergo, e dell’altro materiale relativo a conti correnti di terze persone, su cui ora sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti.
Per il 34enne è scattata la denuncia per “falsità commessa da pubblico impiegato incaricato di un servizio pubblico”, furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito. Le investigazioni sono state effettuate dai carabinieri di Careri, nel reggino.