Omicidio Panzarella, sentenza previste per il 15 dicembre

Catanzaro Cronaca

Arrivera' il 15 dicembre la sentenza della Corte d'assise di Catanzaro nei confronti di Giuseppe Fruci, 39enne imputato per l'omicidio pluriaggravato di Santo Panzarella, 29enne lametino scomparso l'11 luglio del 2002 a Curinga. I giudici hanno rinviato per eventuali repliche e la decisione a quella data, oggi pomeriggio, al termine dell'arringa dell'avvocato Francesco Gambardella, difensore di Fruci. Il penalista ha discusso per piu' di un'ora e mezza, contestando le conclusioni del rappresentante della pubblica accusa che questa mattina ha concluso chiedendo per l'imputato la condanna all'ergastolo con le pene accessorie del caso e l'isolamento diurno. Nel corso del lungo dibattimento la difesa di Fruci ha avanzato piu' volte il dubbio che i resti ossei rinvenuti nell'Angitola non appartengano a Santino Panzarella - come invece affermato dal consulente della Procura -, fino a che, a febbraio, ha ottenuto che la Corte disponesse nuovi accertamenti sui frammenti di clavicola ritrovati dopo tanti anni dalla scomparsa del giovane lametino. Il 6 luglio scorso i periti, in aula, hanno spiegato che la clavicola e' sicuramente di un essere umano, non hanno escluso che l'osso sia di Santo Panzanella, ma si sono detti impossibilitati ad affermare che lo sia certamente visto il troppo tempo trascorso. A quei resti umani la Polizia e' giunta grazie alle dichiarazioni autoaccusatorie di Francesco Michienzi, il giovane pentito che ammise di aver assistito al massacro dell'amico fraterno, spiegando che la condanna a morte di Santino fu decisa per via della relazione del giovane con la moglie di Rocco Anello, ritenuto il capo dell'omonima cosca di Filadelfia. Michienzi e' stato poi imputato per favoreggiamento aggravato, e condannato a 10 mesi di reclusione il 3 luglio del 2009, quando Tommaso Anello e Vincenzino Fruci, coimputati per l'omicidio di Santino, sono stati assolti "per non aver commesso il fatto" al termine dei giudizi abbreviati.