Porto di Gioia Tauro. Morra (M5s): “licenziamenti sono favore del governo a ‘ndrangheta”
“I 400 licenziamenti che potrebbero interessare gli operai del Porto di Gioia Tauro e l'incredibile silenzio della vicenda della coppia Gentiloni-Renzi potrebbe far pensare a un favore alla triade della Piana, le ben note cosche Mole-Piromalli-Pesce che dall’indebolimento economico della Calabria potrebbero ricavare ampi vantaggi”.
Lo ha dichiarato Nicola Morra che oggi ha incontrato una delegazione di operai del sindacato autonomo Sul presso il porto Calabrese, oggetto di una dura vertenza e di uno sciopero che si sta protraendo da 5 giorni.
“Non solo c’è una palese incapacità politica del governo di affrontare la vicenda, - aggiunge Morra- simbolizzata dalla mancata nomina dell’autorità portuale. Una mancata nomina che, di fatto, indebolisce ulteriormente il porto di Gioia Tauro, concentrando tutta l’influenza sull’operatore monopolista MCT. Ma c’è anche una gravissima carenza informativa visto che il Tg1 di Mario Orfeo ha parlato solo della vicenda per criminalizzare gli operai sostenendo che il blocco della Salerno-Reggio Calabria da parte dei lavoratori venerdì scorso sarebbe durato tre ore! Povero Partito Da che ‘ordina’ al ‘proprio’ Tg di trattare i lavoratori calabresi alla stregua degli ‘ndranghentisti invece di aiutarli a uscire da una crisi senza precedenti”.