Canile di Mortara, CasaPound: “Solo assurdità e parole vuote”

Reggio Calabria Attualità

“Poche idee, vaghe e confuse, documenti mai consegnati, assurde ed improbabili soluzioni, movimenti economici poco chiari e la perla del consigliere Sera di far pagare la TARI anche sugli animali domestici. Questo il quadro emerso in seguito alla riunione della Commissione Controllo e Garanzia sul caso Canile di Mortara alla quale erano presenti alcuni militanti di Casapound Reggio Calabria”. Sono queste le dichiarazioni di Roberta Riso, responsabile regionale del gruppo ecologista di CasaPound, La Foresta che Avanza.

“A seguito dell’incontro – spiega la Riso – sono emerse una miriade di assurdità e di proposte blande che confermano ancora una volta come Reggio Calabria sia guidata da un’amministrazione incompetente ed incapace di mettere in atto una seria programmazione. Il risultato di questo importante incontro è stato un nulla di fatto in quanto non si è giunti ad alcuna conclusione proficua e, soprattutto, non è stata fatta nessuna ammissione di colpe. Le uniche certezze riguardano l’affidamento del canile all’ASP, nella figura del Dott. Marroni già Direttore Sanitario ai tempi della gestione Aratea. L’Enpa Nazionale, dal canto suo, ha rifiutato il compito di gestire il canile senza dare motivazioni. Attualmente la struttura necessita di modifiche strutturali in quanto non risulta essere totalmente a norma; la spesa ammonta ad un totale di 150 mila euro reperibili dal progetto Reggio entro il 17 maggio”.

“Degna di nota – incalza la Riso – è l’assurda proposta di Muraca e Pace di rimettere sul territorio i cani sterilizzati in modo tale da poter ultimare i lavori con serenità, previa assicurazione degli stessi. Si tratta di un’idea grottesca e pericolosa visti i problemi di civiltà della nostra terra che riconsegnerebbe quei poveri cani salvati ad un secondo abbandono ancor più drammatico del primo. Altra assurdità emersa è l’opinione del consigliere di maggioranza Sera secondo il quale i volontari non hanno competenze professionali in materia, motivo per cui nel prossimo bando si vuole impedire alle associazioni di volontariato di partecipare. Insomma – prosegue - non ammettendo il minimo delle colpe delle varie amministrazioni che hanno mancato al proprio dovere, peggiora la situazione proponendo, quasi come punizione, di estendere la TARI anche agli “animali di famiglia”.

“Ulteriore sgomento deriva dalla confusione e incertezza che aleggiano attorno alla questione inerente la gestione economica del canile in seguito al sequestro. Importante e precisa – continua – la richiesta di consegna della documentazione in possesso dalla Pace la quale, però, dichiara di non avere più materiale cartaceo poiché sequestrato dai Carabinieri e afferma che fornirà il materiale digitale ancora reperibile. Anche noi di CasaPound chiederemo di poter visionare suddetto materiale nella prossima riunione di Commissione, alla quale chiederemo anche di poter prendere parola. Dal canto nostro – conclude - continueremo a vigilare affinché emergano le colpe di questa amministrazione e affinché tutti i soggetti coinvolti in questa drammatica vicenda paghino”.