GaV: al Quirinale per il tribunale di Castrovillari, riunione organizzativa
Il GaV, di concerto con il Coordinamento interforze, ha programmato il prossimo incontro operativo per sabato 22 aprile alle 10.30 presso la sala della ex delegazione comunale di Rossano (largo ospedale). La riunione è preparatoria ed organizzativa in vista della manifestazione di protesta programmata per l’11 maggio in Piazza del Quirinale.
Nel frattempo il coordinamento interforze (composto da 33 soggetti tra partiti, associazioni, movimenti e organizzazioni sindacali) ha rivolto un invito a tutta la rappresentanza parlamentare calabrese.
DI SEGUITO LA LETTERA INOLTRATA
"Cittadini, istituzioni, associazioni, movimenti non si rassegnano al silenzio calato su una delle più grandi ingiustizie che lo Stato ha perpetrato ai danni del territorio della Sibaritide: la soppressione del Tribunale di Rossano". E' quanto scrive il coordinament interforze che ha promosso una prossima riunione operativa insieme al
L’ex Palazzo di Giusizia, con alle spalle 150 anni di storia e con competenza su un territorio di 134 mila abitanti, è stato soppresso con D.Lgv. 7.09.2012 n.155, a seguito del quale si è determinato l’accorpamento al Tribunale di Castrovillari. Inascoltate sono rimaste tutte le richieste di revisione della decisione assunta, in quanto essa non solo non rispecchia le finalità contenute nel DL 138/11 ma va contro ogni logica ragionevole.
Rossano, da considerare unica realtà con il confinante comune di Corigliano (è in corso la procedura di fusione – tot. 90mila abitanti), rispondeva a tutti i criteri oggettivi e omogenei espressamente previsti alla lettera b) comma n.2 dell’art.1 del DL 138/2011 e, pertanto, non poteva e non doveva essere soppresso!
Tra queste l’estensione del territorio e conseguente numero di abitanti, carichi di lavoro e indice delle sopravvenienze, specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e non da ultimo il tasso di impatto della criminalità organizzata, confermata dalla presenza di soggetti sottoposti al 41 bis e un Consiglio Comunale sciolto per mafia. Da pochi mesi inoltre è stata nuovamente nominata la commissione d’accesso antimafia presso il Comune di Corigliano.
Dopo aver incassato una lunga lista di false promesse fatte a più riprese sia nei giorni della protesta che nel corso della campagna elettorale, con civile indignazione è sorto il Gav (Gruppo di azione per la Verità sul tribunale di Rossano). Lo scorso anno dopo la prima protesta siamo stati ricevuti al Csm ed abbiamo consegnato due dossier che raccolgono sia la situazione di concreto disagio e le nefaste ricadute a seguito della soppressione del tribunale, nonché le mancate risposte ai numerosi ricorsi presentati. Dopo un anno il Gav ha promosso sul territorio un’opera di sensibilizzazione ed oggi è nato il Coordinamento interforze che racchiude associazioni, movimenti, sigle sindacali, partiti, fondazioni, sindaci e semplici cittadini che vogliono rivendicare il diritto alla giustizia e che saranno presenti in massa a Roma giorno 11 maggio 2017 per chiedere di essere ricevuti dal Capo dello Stato e in ogni caso per manifestare tutto il proprio sdegno per l’indifferenza subita da parte delle istituzioni governative e del mondo politico. Ciò che indigna è la mancata azione di approfondimento, seguita da un’attività d’indagine, che il Gav ha più volte richiesto anche attraverso l’istituzione di una commissione d’inchiesta al fine di fare piena luce sui criteri di chiusura adottati, rispetto ai tribunali di Paola, Castrovillari e Lamezia.
Di seguito riportiamo le domande contenute nella lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso anno e che ancora non hanno ricevuto risposta. Come anche l’invito ad un incontro per una opportuna valutazione della situazione.
Se il Tribunale di Rossano possedeva e possiede i requisiti previsti dalla Legge per restare in vita , perché è stato chiuso?
Se la Commissione Europea ha indicato il Tribunale di Rossano tra i tribunali “salvi” , perché è stato chiuso? Se il Ministro Severino ha dichiarato che il Tribunale di Rossano era il più distante dal capoluogo di provincia , perché è stato chiuso?
Se le successive verifiche hanno evidenziato enormi disfunzioni e inefficienze conseguenti all’accorpamento, perché Rossano non è stato riaperto? Se l’accorpamento ha comportato un aumento di spesa per le casse dello Stato e le tasche dei cittadini, perché Rossano non è stato riaperto ?
Se il Tribunale accorpante, per stessa ammissione del Presidente in carica, è inadeguato perché progettato tenendo conto della pianta organica di Castrovillari ante accorpamento, perché Rossano non è stato riaperto? Se il territorio dell’ex Tribunale di Rossano si presenta ad alto impatto criminale, perché lo Stato lo ha privato di un presidio di giustizia? Perché lo Stato ci ha abbandonato?
Sono le stesse domande che rivolgiamo a voi Parlamentari chiamati a rappresentare diritti, istanze e interessi dei cittadini che vi hanno votato. Perché Vostro è il compito di rappresentare questa terra di Calabria in seno al Governo!
Per questo motivo Vi rivolgiamo pubblicamente e ufficialmente l’invito ad essere al nostro fianco alla manifestazione dell’11 Maggio sotto al Quirinale e ad adoperarVi, ognuno per quanto di competenza, a sensibilizzare il Capo dello Stato e gli organi di Governo affinché le nostre ragioni siano giustamente rappresentate al cospetto di un Governo, ad oggi, sordo e cieco dinanzi ad una verità evidente e manifesta. Il vostro silenzio equivarrà alla vostra risposta!".