Rossano: Tribunale, la battaglia prosegue a oltranza e sempre più compatta
«Venderemo cara la pelle se qualcuno intenderà spostare uffici e arredi del nostro tribunale». Sono state queste le parole, forti, del presidente del Comitato pro-Tribunale di Rossano Maurizio Minnicelli nel corso del consiglio comunale straordinario e aperto al territorio, svoltosi ieri, mercoledì 28 agosto, nella piazza Cesare Rossi antistante il Tribunale di Rossano. Un consiglio che ha fatto registrare la presenza di ben quindici Comuni (su venti) ricadenti nel circondario del palazzo di giustizia bizantino, oltre che di rappresentanti della società civile e delle associazioni del territorio. Al tavolo dei lavori le autorità politiche locali, regionali e nazionali, tutte concordi nel proseguire ad oltranza e in maniera compatta la battaglia in difesa del presidio giudiziario. Parole forti quelle dell’avvocato Minnicelli che, durante il consiglio comunale di questa mattina, ha ripercorso le fasi che hanno portato ad oggi. Un “anno orribilis”, un “anno infausto”, «contornato da diversi momenti che ci hanno fatto vivere alti e soprattutto bassi. Ma nonostante tutto – ha aggiunto Minnicelli – ancora voglio credere che ci sia una possibilità, una speranza per tenere in vita il tribunale di Rossano. Ma se le cose dovessero precipitare – ha ribadito – noi daremo filo da torcere e venderemo cara la nostra pelle». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati, Serafino Trento: «La nostra – ha detto - è una battaglia di territorio e non solo degli avvocati, lo ripeterò fino alla fine. La soppressione del nostro tribunale prospetta scenari inquietanti per Rossano e per il comprensorio perché vorrebbe dire assenza dello Stato». In merito al trasferimento a Castrovillari, il presidente Trento ha aggiunto: «Ci vogliono accorpare ad un tribunale che non ha nessuna possibilità di essere raggiunto, nel senso che insistono diversi e svariati disagi dovuti ad una carente arteria stradale così come all’assenza di un treno diretto che arrivi nella città del Pollino. Per non parlare poi delle differenze oggettive dei due territori. In questa vicenda Castrovillari ha tutto da guadagnare, dalle ceneri di Rossano farà la propria fortuna». Non si spegne, tuttavia, la speranza. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: «Se esiste una piccola speranza la riponiamo in ciò che ha detto il guardasigilli, ovvero che salveranno i tribunali nei territori ad alta incidenza di criminalità. Tuttavia – ha concluso il presidente del Coa Serafino Trento – dobbiamo fare di tutto affinché il trasloco verso la città del Pollino non si compia». Il Consiglio comprensoriale di questa mattina ha infine approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui si chiede il differimento delle operazioni di trasloco verso il Tribunale di Castrovillari considerata l’inagibilità attuale dell’edificio, nonché una delibera con cui si chiede al presidente del Consiglio dei Ministri e al Guardasigilli di emanare al più presto il decreto correttivo per il mantenimento in vita del Tribunale di Rossano.
Nel frattempo il Comitato permenente comunica che il presidio permanente nel Palazzo di Giustizia continua con una presenza costante da parte di cittadini, associazioni e avvocati. Per la terza notte le aule ed i corridoi del Tribunale di Rossano hanno ospitato materassi e giacigli di fortuna. Come pubblicamente dichiarato, l'atto di non lasciare il Tribunale neanche per un minuto non fa altro che certificare l'attaccamento e l'importanza di questa battaglia a difesa dei diritti del territorio e delle comunità: la paventata chiusura del presidio di giustizia, in un territorio tanto critico dal punto di vista criminale e infrastrutturale, è semplicemente un'assurdità.
"È trascorsa una giornata fondamentale - si legge in una nota del comitato - l'appuntamento istituzionale del mattino nel piazzale antistante il tribunale ha visto la partecipazione convinta e determinata di quasi tutti i sindaci del comprensorio, sindaci la cui presenza al Presidio, a partire da domani, è fortemente richiesta.
L'assemblea di ieri ha deciso inoltre di mettere in atto iniziative eclatanti che oggi saranno effettivamente organizzate. Non lasceremo che anche questo scippo alla Sibaritide venga effettuato nel silenzio, nell'indifferenza, nella passività: il Ministro e l'intero Governo dovranno comprendere la gravità dell'errore che stanno commettendo.
Anche oggi, come tutti i giorni, alle 18 si terrà l'assemblea del Comitato Territoriale aperta a tutti: invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare e dare il proprio contributo anche semplicemente con la propria presenza, superando ogni barriera sociale e dando importanza esclusivamente alla difesa dei servizi e della comunità. Fiducia e partecipazione".