Rossano: tribunale, proclamato sciopero della fame
“Fiduciosa per il tribunale di Rossano”. Sono le parole che il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri ha riferito al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti durante il colloquio telefonico di questa mattina (30 agosto). “Dobbiamo aspettare una settimana ancora, il tempo che riapra la Camera, - ha aggiunto - e poi tutto sarà più chiaro”. Frasi che gettano un’ondata di ottimismo sulla vicenda relativa al foro rossanese dove dal 26 agosto è in atto il presidio permanente di avvocati, cittadini e associazioni del territorio. "E adesso, dopo la telefonata con il ministro, – ha detto Scopelliti – sono fiducioso anche io.
Non bisogna però – ha aggiunto il presidente della Regione – abbassare la guardia ma la strada intrapresa è quella giusta".E infatti fino a che non ci sarà l’emanazione del decreto correttivo non c’è nessuna voglia di demordere da parte dei manifestanti. Anzi, la protesta sale sempre di più. L’avvocato Mauro Mitidieri e il referente del movimento “Terra e Popolo” Flavio Stasi da domani (sabato 31 agosto) alle 8 inizieranno lo sciopero della fame per dire no alla soppressione del palazzo di giustizia di Rossano. Lo hanno annunciato questa mattina (venerdì 30 agosto 2013) nel corso di una conferenza stampa lampo tenutasi nell’aula ponente del tribunale. Si passa, dunque, - come già avevano anticipato i manifestanti nei giorni scorsi - a forme di protesta più estreme per tentare di ottenere quel decreto correttivo dal ministro Cancellieri che salverebbe Rossano e l’intero comprensorio. Mitidieri e Stasi saranno monitorati dal medico (il dottore Ermanno Marino) che quotidianamente valuterà le condizioni psicofisiche dei due.
Da subito saranno sottoposti ad un primo step di analisi del sangue. “La nostra - ha detto Mitidieri - è un’iniziativa forte ma non violenta. Il nostro obiettivo è ottenere quel correttivo che può salvare il nostro tribunale. Non possiamo assistere inermi – ha aggiunto – all’ennesimo scippo ai danni di questo territorio. E’ giunto il momento di farsi sentire e speriamo che questo nostro gesto venga recepito da chi di dovere. Abbiamo il dovere – ha continuato Mitidieri – di lanciare appelli ai politici, al governo affinché ascoltino le nostre richieste di tutela e salvaguardia della giustizia. Non possiamo più subire, è arrivato il momento di reagire e ribellarsi a questo stato di cose che non produce altro che perdite e umiliazioni costanti”. Anche Flavio Stasi si appella al buon senso e alla sensibilità delle istituzioni. “In ballo – ha detto – ci sono gli interessi di tutti i cittadini. Il Guardasigilli intervenga e faccia il suo dovere di ministro della Repubblica. Concordo con quanto detto da Mitidieri – ha aggiunto Stasi - Non possiamo stare fermi davanti ad un “sopruso” che si perpetrerà ai danni di un’intera e vasta area della Calabria. Cancellare un tribunale vuol dire dare via libera alla criminalità.
Vuole dire far sentire l’assenza e l’abbandono dello stato. La nostra protesta – ha concluso – andrà avanti fino a che non avremo garanzie sulla permanenza di questo presidio che, lo ripeto, non è solo degli avvocati ma di tutti i cittadini che risiedono in questo comprensorio”. Intanto da questa mattina il quartiere dove ha sede il tribunale è off-limits per una festa rionale che durerà fino al 6 settembre. Ragion per cui il traffico è interdetto e non è possibile per i grossi automezzi accedere per le operazioni di carico e scarico.